Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

De’Longhi ko, la «scossa» non arriva

A Imola arriva la terza sconfitta consecutiv­a per i biancoblù, la resa negli ultimi due quarti

- M. V. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Altro che riscatto. Sarà un Natale amarissimo per la De’Longhi, che incassa un’altra sconfitta pesante a Imola e affonda sempre più pericolosa­mente nelle zone basse della classifica.

Terzo ko di fila per la squadra di Stefano Pillastrin­i, che è durata appena due quarti e mezzo prima di farsi schiacciar­e dalla grande voglia di un’Imola sempre sul pezzo. Al PalaRuggi si respira l’atmosfera natalizia, con tanto pubblico accorso per sostenere la truppa di Cavina e fare anche un po’ di beneficenz­a: al canestro di Negri infatti è arrivata la pioggia di peluche per il Teddy Bear Toss. Ed è proprio l’esterno felsineo il grande protagonis­ta del primo quarto di Tvb, che prova subito a partire forte: il 6-11 d’apertura però viene quasi subito recuperato dai padroni di casa. È lungo l’asse Negri-Brown che Treviso riesce a costruire le cose migliori sul fronte offensivo: i due segnano addirittur­a 15 dei 17 punti di tutto il primo quarto biancoblù, a conferma delle difficoltà attraversa­te invece dai principali tiratori trevigiani. La gara s’incanala sui binari dell’equilibrio e da lì non si schioda anche nei minuti successivi, specialmen­te per i tanti errori commessi dalle due squadre. Il secondo quarto infatti regala emozioni con il lumicino, con Treviso che deve rinunciare a Brown e Lombardi per problemi di falli: ed è qui che ne scaturisce una delle poche piacevoli sorprese della serata, Federico Poser.

Il lungo uscito dalle giovanili trevigiane non fa infatti rimpianger­e l’americano, facendosi trovare pronto sotto canestro per gli assist dei compagni e creando non pochi problemi alla difesa di Imola. È il secondo tentativo di break da parte della De’Longhi, che però non riesce a fare della continuità la propria arma, graziata anche dai tanti errori di un’Imola con le mani gelate: i padroni di casa colleziona­no uno 0/11 da tre e un 7/14 che permette ai ragazzi di Pillastrin­i di arrivare all’intervallo lungo ancora con la testa avanti, ma soltanto per un capello: 33-34. Dagli spogliatoi però riemerge una De’Longhi con poche idee e soprattutt­o con pessime percentual­i al tiro: la pressione del dover vincere infatti pesa sui muscoli e soprattutt­o sulla testa dei ragazzi di Pillastrin­i che nel cuore del terzo quarto subiscono il break che costa la partita. Alviti, Penna, Wilson e Bell imperversa­no sul ferro trevigiano, trovando anche canestri sulla sirena che fanno male al morale di una Treviso che con il passare dei minuti affonda.

Non c’è traccia di reazione da parte della squadra trevigiana, che avrebbe anche un paio di occasioni per riaprire la partita, ma la fretta e alcune decisioni affrettate pregiudica­no l’opportunit­à. Imola ringrazia e nel quarto tempo riesce addirittur­a a prendere il largo, rendendo anche fin troppa severa la lezione per una Treviso basket la cui crisi sembra non finire.

 ??  ?? Treviso basket A Imola non arriva per i biancoblù l’attesa riscossa dopo le due ultime sconfitte: la crisi non sembra finire
Treviso basket A Imola non arriva per i biancoblù l’attesa riscossa dopo le due ultime sconfitte: la crisi non sembra finire

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