Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sacconi dice basta: «Non mi rincandido»
L’ex ministro trevigiano lascia il Parlamento. Nel Pd ci riprova Puppato, Rubinato in bilico
Volti nuovi in corsa, TREVISO tanti amministratori locali ma anche veterani che lasciano dopo una lunga carriera romana: i partiti trevigiani affinano la strategia per la composizione delle liste ora che le Camere sono a un passo dallo scioglimento. Il veterano dei parlamentari di Marca, il senatore Maurizio Sacconi, aderente a Energie per l’Italia, ha annunciato il suo addio: «Non mi ricandiderò alle politiche». Era stato eletto la prima volta nel 1979 con il Psi e, dopo un breve allontanamento a Ginevra dove era funzionario alle Nazioni Unite, era stato ricandidato da Forza Italia divenendo anche ministro del Lavoro e Welfare, passando nel 2013 al partito di Alfano e nel 2017 a quello di Parisi. Per lui la partita si chiude dopo sette legislature.
E gli altri trevigiani a Roma cosa fanno? Quasi tutti si ripresenteranno. La Marca è stata divisa per la Camera in quattro collegi uninominali e due proporzionali, il Senato due uninominali e un proporzionale con Belluno e Venezia. Con il centrodestra dato in avanti nei sondaggi il Carroccio, socio di maggioranza in provincia, ha un’ampia rosa di nomi, esordienti in Parlamento ma con esperienza amministrativa o da sindaci, e così si parla di Franco Manzato, Gianangelo Bof e Alessandro Bonet, Marica Fatuz, Angela Colmellere e Sonia Fregolent; potrebbe esserci spazio anche per Giampaolo Vallardi e Dimitri Coin. La Lega trevigiana oggi non ha parlamentari perché i due eletti nel 2013 passarono nel 2015 tra le fila tosiane. Forza Italia ha una triade di nomi: Raffaele Baratto, sindaco di Pederobba e vicesegretario provinciale; Maurizio Bonotto e Floriano Zambon potrebbero avere una posizione autorevole nei listini. Nel centrodestra c’è anche un nuovo partito, Noi con l’Italia, la «quarta gamba». La senatrice Patrizia Bisinella potrebbe riprovarci ma considerata la sua nuova vita veronese (accanto all’ex sindaco Tosi) non è escluso che possa trovare spazio fuori dalla Marca.
Nel centrosinistra il Pd si gioca tutto senza alleati sul territorio, posizione non ottimale con questa legge elettorale che favorisce le coalizioni. Per le tre uscenti Laura Puppato, Floriana Casellato e Simonetta Rubinato le situazioni sono diverse: la prima verrebbe ricandidata al Senato, la seconda non smania per una posizione di rilievo; per la terza invece, dopo due mandati e mezzo, si profila un’esclusione (e con un profilo di polemica per la posizione sul referendum sull’autonomia). Per i proporzionali si fanno i nomi di Roberto Grigoletto, Maria Rosa Barazza e Silvano Piazza, tutti amministratori. Ma c’è un rivale con cui fare i conti, l’altro partito di centrosinistra Liberi e Uguali, che sta affilando le armi anche a Treviso.
Il Movimento 5 Stelle ricandiderà Gianni Girotto, eletto nel 2013 al Senato: i grillini si ritroveranno dopo Natale per compilare la lista; l’altra eletta, Paola De Pin, è passata al gruppo misto prima di metà legislatura. La Marca punta ad almeno una decina di parlamentari con il voto del 4 marzo.
Il toto nomi In pista amministratori come Manzato, Colmellere, Zambon, Grigoletto e Piazza