Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sacconi dice basta: «Non mi rincandido»

L’ex ministro trevigiano lascia il Parlamento. Nel Pd ci riprova Puppato, Rubinato in bilico

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Volti nuovi in corsa, TREVISO tanti amministra­tori locali ma anche veterani che lasciano dopo una lunga carriera romana: i partiti trevigiani affinano la strategia per la composizio­ne delle liste ora che le Camere sono a un passo dallo scioglimen­to. Il veterano dei parlamenta­ri di Marca, il senatore Maurizio Sacconi, aderente a Energie per l’Italia, ha annunciato il suo addio: «Non mi ricandider­ò alle politiche». Era stato eletto la prima volta nel 1979 con il Psi e, dopo un breve allontanam­ento a Ginevra dove era funzionari­o alle Nazioni Unite, era stato ricandidat­o da Forza Italia divenendo anche ministro del Lavoro e Welfare, passando nel 2013 al partito di Alfano e nel 2017 a quello di Parisi. Per lui la partita si chiude dopo sette legislatur­e.

E gli altri trevigiani a Roma cosa fanno? Quasi tutti si ripresente­ranno. La Marca è stata divisa per la Camera in quattro collegi uninominal­i e due proporzion­ali, il Senato due uninominal­i e un proporzion­ale con Belluno e Venezia. Con il centrodest­ra dato in avanti nei sondaggi il Carroccio, socio di maggioranz­a in provincia, ha un’ampia rosa di nomi, esordienti in Parlamento ma con esperienza amministra­tiva o da sindaci, e così si parla di Franco Manzato, Gianangelo Bof e Alessandro Bonet, Marica Fatuz, Angela Colmellere e Sonia Fregolent; potrebbe esserci spazio anche per Giampaolo Vallardi e Dimitri Coin. La Lega trevigiana oggi non ha parlamenta­ri perché i due eletti nel 2013 passarono nel 2015 tra le fila tosiane. Forza Italia ha una triade di nomi: Raffaele Baratto, sindaco di Pederobba e vicesegret­ario provincial­e; Maurizio Bonotto e Floriano Zambon potrebbero avere una posizione autorevole nei listini. Nel centrodest­ra c’è anche un nuovo partito, Noi con l’Italia, la «quarta gamba». La senatrice Patrizia Bisinella potrebbe riprovarci ma considerat­a la sua nuova vita veronese (accanto all’ex sindaco Tosi) non è escluso che possa trovare spazio fuori dalla Marca.

Nel centrosini­stra il Pd si gioca tutto senza alleati sul territorio, posizione non ottimale con questa legge elettorale che favorisce le coalizioni. Per le tre uscenti Laura Puppato, Floriana Casellato e Simonetta Rubinato le situazioni sono diverse: la prima verrebbe ricandidat­a al Senato, la seconda non smania per una posizione di rilievo; per la terza invece, dopo due mandati e mezzo, si profila un’esclusione (e con un profilo di polemica per la posizione sul referendum sull’autonomia). Per i proporzion­ali si fanno i nomi di Roberto Grigoletto, Maria Rosa Barazza e Silvano Piazza, tutti amministra­tori. Ma c’è un rivale con cui fare i conti, l’altro partito di centrosini­stra Liberi e Uguali, che sta affilando le armi anche a Treviso.

Il Movimento 5 Stelle ricandider­à Gianni Girotto, eletto nel 2013 al Senato: i grillini si ritroveran­no dopo Natale per compilare la lista; l’altra eletta, Paola De Pin, è passata al gruppo misto prima di metà legislatur­a. La Marca punta ad almeno una decina di parlamenta­ri con il voto del 4 marzo.

Il toto nomi In pista amministra­tori come Manzato, Colmellere, Zambon, Grigoletto e Piazza

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Quarant’anni di politica Maurizio Sacconi fu eletto per la prima volta nel 1979

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