Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La grande neve, passi chiusi Cortina in tilt, sindaco contro i turisti
Chiusi i passi bellunesi. Fiocchi anche sull’Altopiano di Asiago
La neve caduta ieri CORTINA ha paralizzato la viabilità dalle dolomiti bellunesi, fino ad Asiago. Chiusi i passi. La città che ne ha risentito di più è stata Cortina, Scoppia la polemica, il sindaco Gianpiero Ghedina tuona: «Turisti indisciplinati».
Tamponamenti, auto BELLUNO fuori strada, code chilometriche. La neve caduta ieri ha paralizzato la viabilità dalle dolomiti bellunesi fino all’altopiano di Asiago. Chi ha incolpato i turisti, chi i Comuni per non aver pulito le strade in tempo, chi la neve. La circolazione però è rimasta bloccata tutto il giorno creando disagi quasi . In serata sospeso il servizio Taxi a Cortina.
La città che ne ha risentito di più è stata Cortina a causa dell’enorme flusso turistico che la coinvolge ogni anno in questo periodo. «Turisti indisciplinati», così li ha definiti il sindaco Gianpietro Ghedina. «La nevicata era stata prevista e i nostri operatori erano fuori già alle 4 del mattino – ha commentato il primo cittadino – i problemi sono nati dai soliti turisti che hanno deciso di girare per le strade in auto. Lanciamo sempre degli appelli affinché vengano usati mezzi pubblici o ci si muova a piedi, ma niente. Finché non si blocca da qualche parte, l’italiano medio continua per la sua strada».
Ieri pomeriggio in centro a Cortina c’erano 30 centimetri di neve ma in alcune zone si è arrivati a 50. I problemi più grossi sono stati riscontrati sui passi e sulla circonvallazione attorno al paese. «È il nostro punto debole – ha continuato Ghedina – una volta che si blocca quella si blocca tutto. Però siamo contenti che ci sia la neve: è positivo per il turismo, saranno delle belle vacanze. Siamo soddisfatti dei numeri e del tutto esaurito».
Sono stati più di trenta gli interventi dei vigili del fuoco nella parte alta della provincia di Belluno, da Agordo, al Comelico fino a Cortina. La maggior parte delle volte sono usciti per auto, camion e camper in panne. Un camion dalla Pusteria, ad esempio, si è arenato vicino a Cortina perché sprovvisto di catene bloccando così l’intera circolazione. A un altro si sono rotte le catene ed è stato trainato in una piazzola vicina. Sulle strade sono intervenuti anche i Carabinieri, la polizia e i vigili urbani. «Non ci sono stati veri intoppi alla viabilità, solo code molto lunghe – dice Cristiano Rocchi, capitano dei carabinieri di Cortina – in alcune zone si procedeva a passo d’uomo. Ci sono stati pochi momenti di blocco totale. Il piano neve della prefettura è stato attivato subito, c’erano pattuglie in tutti punti più delicati per controllare se i veicoli avevano le gomme da neve e le catene a bordo necessarie».
Nella località Ronco, sempre a Cortina, cinque auto hanno congelato la circolazione perché non riuscivano più a proseguire. I vigili del fuoco sono intervenuti con il verricello. Situazione analoghe in tutte le zone limitrofe. Nella sera sono stati chiusi per precauzione tutti i passi (Giau, Fedaia, Pordoi, Valparola, Falzarego). La frana di Perarolo per fortuna non si è mossa. Ieri mattina è piovuto, mentre nel pomeriggio si sono accumulati 20-30 centimetri di neve. «Rimane il codice arancione – ha annunciato il sindaco Pierluigi Svaluto Ferro – C’è stato un lieve rallentamento della frana che ci fa ben sperare. Bisogna capire come saranno le condizioni meteo di questi giorni. Se il trend si confermerà in calo passeremo al codice giallo. Per ora siamo in una via di mezzo e rimane attivo il Centro operativo comunale».
La abbondanti nevicate hanno interessato anche la prealpi vicentine, da Campo Grosso (venti centimetri di neve a 1.464 metri) a Campomolon di Arsiero (diciotto centimetri a 1.735) fino all’Altopiano di Asiago (quindici centimetri a Malga Larici e dieci sul monte Lisser di Enego) dove, dopo aver imbiancato le cime, i fiocchi bianchi sono scesi copiosi anche nei centri abitati della conca centrale almeno fino alle 17, quando è iniziata a cadere una pioggia mista a neve. Infine, precipitazioni nevose anche sul Monte Grappa.
Oggi sono previste altre nevicate, almeno fino alle 12, con accumuli di 35-50 centimetri a 1.500-2.000 metri di altitudine. Rimane il pericolo valanghe con possibili distacchi spontanei di lastroni di ghiaccio. Nel pomeriggio arriverà un forte vento in tutta la provincia di Belluno e da domani calo termico.