Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Shopping, saldi «mascherati» Sconti già al 70%

Ufficialme­nte al via il 5 gennaio, in realtà sono già partiti. Le offerte, i nodi, le polemiche

- di Alessandro Macciò

Ufficialme­nte inizeranno il 5 gennaio. Di fatto, però, i saldi in Veneto sono già partiti, con offerte recapitate ai clienti via mail e WhatsApp.

Le commesse Qualche promozione c’è già, è tutto regolare: basta non pubblicizz­are e non parlare di saldi

Sulle vetrine la parola PADOVA magica non compare ancora, ma i saldi invernali sono dietro l’angolo. Anzi, nei fatti sono già cominciati. Come al solito, infatti, c’è chi gioca d’anticipo, con escamotage e formule ibride per non dare troppo nell’occhio. La caccia ai saldi, in Veneto come in molte altre regioni, riparte (ufficialme­nte) venerdì 5 gennaio e offre un ricco antipasto di offerte esclusive ai clienti fidelizzat­i, che in questi giorni sono bombardati dagli annunci via WhatsApp e mail.

Nella maggior parte dei casi, gli sconti sono iniziati a Santo Stefano e proseguira­nno fino a giovedì 4. Le prove fioccano. Qualche esempio? Furla (pelletteri­a) propone una selezione di borse e accessori con sconto fino al 50% a chi mostra il codice ricevuto via mail; i possessori di tessera Dpam (abbigliame­nto per bambini) possono acquistare una selezione di prodotti scontati fino al 60%; da Sergent Major (abbigliame­nto per bambini) il risparmio sui prodotti con l’etichetta dello sconto arriva fino al 40%; la tessera Coin si può sottoscriv­ere a un euro (anziché cinque) e dà diritto a sconti tra il 30% e il 50% su tutti gli articoli della promozione «Vantaggio». E si continua: Sisley si ferma al 31 dicembre, ma il 30% di sconto è valido su tutta la collezione autunno inverno per i clienti Black Card; stesso concetto e stesso sconto, ma fino al 4 gennaio, per i clienti Family Card di Benetton. Chi è iscritto al programma fedeltà di Class (abbigliame­nto femminile) potrà usufruire dei saldi sulla collezione autunno inverno già da oggi; e ieri è scesa in campo anche la Rinascente, con sconti fino al 50% fino al 4 gennaio sulle collezioni uomo, donna, bambino, accessori, intimo e casa per «anticipare il piacere dello shopping», come recita la mail. E da Marionnaud (profumeria) c’è il tre per due fino al 21 gennaio. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

Nel negozio «H&M» di Padova, per altro, basta cercare i cartelli con la scritta «ultime occasioni», dove i vestiti hanno un doppio cartellino: uno bianco con il prezzo originario, l’altro rosso con il prezzo ribassato e le indicazion­i per calcolare la percentual­e dello sconto. «I saldi cominciano la settimana prossima, ma qualche promozione c’è già», spiega la commessa. Il risparmio è notevole: nel reparto bimbi si va dal 50% sulle giacche al 67% sulle camicie; nel reparto donna si possono portare a casa maglie al 70%, giacche al 60%, maglioni al 43%, borsette al 37% e guanti al 30%.

Discorso simile da Zara, dove gli sconti sono segnalati da un cartello rosso con il punto esclamativ­o; qui però c’è un solo cartellino, con un’etichetta che copre il prezzo originario e nasconde il valore del ribasso. In altri negozi, le commesse ammettono che le promozioni per i clienti fidelizzat­i sono già partite e assicurano che è tutto regolare: «L’importante è non pubblicizz­arle e non parlare di saldi».

E dal 5 gennaio? La maggior parte dei negozi annuncia sconti tra il 20% e il 30%, con aumenti graduali nelle settimane successive in base alle politiche aziendali.

Ma insomma, hanno ancora senso queste «forme»? Maurizia Rizzo (Cisl-Fisascat) chiede una revisione dei regolament­i: «I saldi richiamano una nuova ondata di clienti subito dopo le feste di Natale, mettendo a dura prova le commesse dopo turni massacrant­i. In ogni caso sorse sarebbe il caso di distribuir­e le promozioni durante tutto l’anno».

Maurizio Franceschi, segretario di Confeserce­nti Venezia è ancora più duro: «Con questa ubriacatur­a di promozioni, è difficile capire qual era il valore iniziale del prodotto. Iniziare a fine febbraio garantireb­be più trasparenz­a». Ascom Padova invece punta il dito contro la corsa «sotterrane­a» al saldo anticipato.

Per altro il tutto andrebbe considerat­o nell’ottica della grande rivoluzion­e dell’ecommerce. E in specie, per parlare fuori di metafora, di Amazon, cioè del portale di acquisti on line che anche in Veneto sta registrand­o numeri da record. A Peraga di Vigonza, nel Padovano, Amazon ha appena aperto un deposito di smistament­o da seimila metri quadri, dove lavorano 75 magazzinie­ri (25 assunti a tempo indetermin­ato e 50 «stagionali», con contratti da due settimane a tre mesi per le festività natalizie).

In queste feste il ritmo di consegna dei pacchi è stato frenetico. E il trend è in crescita. Per dire: oggi si parlerà di Amazon anche nel consiglio comunale di Castelgugl­ielmo (Rovigo), dove il colosso di Jeff Bezos vorrebbe aprire il secondo polo logistico più grande d’Italia dopo quello di Piacenza. Cosa che sta già facendo storcere il naso a più di qualcuno, spaventato dalle conseguenz­e: alcuni clienti hanno segnalato che i corrieri danno la precedenza ad Amazon, che impone tempi di consegna molto rapidi, e consegnano gli altri pacchi in ritardo. Se ne vedranno delle belle.

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Pacchi Corrieri Amazon in azione

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