Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un commissario per Sappada
Nominata dal Viminale, Elisabetta Belgiorno affiancherà il sindaco nel passaggio al Friuli e gestirà i rapporti con Regioni e governo
Un commissario a SAPPADA Sappada per affiancare il sindaco Manuel Piller Hoffer nel trasferimento amministrativo di Sappada in Friuli Venezia Giulia. Una questione complicata, perché non è mai accaduto che un comune sia passato da una regione ordinaria ad una a statuto speciale. E d’altra parte l’intervento dello stato lo aveva chiesto il primo cittadino all’indomani del referendum sappadino: «Ci sono cose – aveva affermato – che ci deve spiegare il ministero degli Interni». E il vicesindaco Marco Rossa l’aveva messa così: «L’anagrafe? Come si cambia la carta di identità? Lo scopriremo solo vivendo: il fatto è che come si faccia questo o quello, attualmente non lo sappiamo. Dirò di più: non lo sa nessuno. Siamo tutti in attesa di decreti attuativi».
Invece, il ministero ha nominato direttamente un commissario. Si tratta di Elisabetta Belgiorno, 61enne di San salvatore Telesino (Benevento), capo dipartimento per gli affari interni e territoriali. Ha alle spalle, una lunga carriera. Iniziata nel 1981, dopo la laurea con lode in giurisprudenza all’università «Federico II» di Napoli. Dieci anni dopo era viceprefetto ispettore; e nel 1997 era viceprefetto. Nel curriculum, piuttosto corposo, si legge che, «nominata prefetto nel dicembre 2005, ha ricoperto prima l’incarico di direttore dell’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale presso il dipartimento della Pubblica sicurezza e, poi, di capo dell’ufficio del vice ministro dell’Interno». Fra le diverse voci, si legge che «il 20 ottobre 2012 è stata nominata Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura». Insomma, ruoli di rilievo nell’amministrazione dello Stato. La Belgiorno è stata nominata per Sappada qualche giorno fa.
«Dovrà gestire diverse competenze – afferma Danilo Quinz, del comitato promotore per il referendum sappadino – in un contesto amministrativo nuovo, senza precedenti». Secondo il deputato del Pd Roger de Menech, «in effetti la legge per il trasferimento di Sappada in Friuli non era chiarissima, non definiva bene tutti i passaggi amministrativi. Bene che sia arrivata una figura a supportare il sindaco. Va detto che il passaggio non sarà completato subito; anzi, secondo me vorrà più di un anno».
A quanto si capisce, l’affiancamento della Belgiorno all’amministrazione sappadina avverrà per lo più a distanza: «Presto dovrei riuscire a parlare direttamente con il commissario – afferma il sindaco -. Non sappiamo ancora come intende impostare il lavoro. Di sicuro la nostra amministrazione resta in carica, mentre la Belgiorno ci aiuterà soprattutto nei rapporti con le Regioni e con lo Stato. Se ho ben capito, fisicamente verrà qui di tanto in tanto, non stabilmente».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge sul distacco di Sappada dal Veneto al Friuli i primi di dicembre, a seguito dei voti favorevoli del Senato e della Camera. Il referendum popolare per il trasferimento si era tenuto il 9 e 10 marzo 2008, con un risultato plebiscitario per il sì. Le cose, cioè, sono andate parecchio per le lunghe, ma ai sappadini va riconosciuto di non aver mai mollato la presa. Anche nell’ultimo passaggio, alla Camera, non erano mancati colpi di scena, ma poi i sì hanno prevalso.