Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il primo vagito è di Stella, ma la natalità cala

I PARTI DI SAN SILVESTRO I NOMI E LE STORIE

- Giacomo Costa Silvia Moranduzzo (Hanno collaborat­o A.Andreotti e F.Fant)

A giudicare dai sorrisi, il loro 2018 è iniziato nel migliore dei modi. Sono molte anche in Veneto le mamme che non hanno perso tempo e hanno dato alla luce i loro figli nelle prime ore del nuovo anno. Il primato spetta a Stella, nata all’ospedale dell’Angelo di Mestre alle 00.04 con parto naturale. La piccola, figlia di genitori mestrini, pesa due chili e 950 grammi e gode di ottima salute: «È nata come uno splendido regalo, proprio mentre fuori esplodevan­o i fuochi d’artificio», dice mamma Stephanie, raggiante al fianco del papà Jacopo.

Dietro Stella un padovano: Liam, secondogen­ito di Barbara Succi, 31 anni, operatrice sanitaria, e Yoseph Monti, 35 anni, impiegato a «Grafica Veneta». I due hanno già una figlia di 12 anni. Il piccolino pesa 3 chili e 180 grammi ed è nato di parto naturale 9 minuti dopo la mezzanotte, al termine di un travaglio durato circa tre ore. Tra le venti del 31 dicembre e le otto del 1 gennaio a Padova sono nati altri sette bambini, cinque maschi e due femmine, dei quali quattro sono italiani. Solo uno è nato con il parto cesareo e nessuno ha riscontrat­o complicazi­oni; il secondo vagito è arrivato alle 12.17 da Cittadella e porta la firma di Edoardo. Sul terzo gradino del podio, invece, Amjad, nato 16 minuti dopo mezzanotte nella clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, nel Veronese, in anticipo di quasi due ore e mezza su Isabel, venuta al mondo all’ospedale Donna e Bambino di Verona alle 2.48. Karima e Mohamed, i genitori di Amjad, sono di origini marocchine e hanno già due gemelli di sette anni. Anche Silvia

La piccola Stella, nata 4 minuti dopo mezzanotte a Mestre, fra le braccia di mamma Stephanie (foto Errebi). Barbara Succi, operatrice sanitaria, e Yoseph Monti, impiegato di «Grafica Veneta» abbraccian­o Liam, il primo nato del 2018 in provincia di Padova (foto Bergamasch­i). Karima stringe orgogliosa Amiad, nato a Peschiera del Garda (foto Fotoland) Filippini, la mamma di Isabel, è al terzo figlio: «Avevo un’attività in proprio, un negozio di alimenti biologici con mia sorella. Adesso però farò la mamma a tempo pieno». Tanti bimbi italiani, comunque. Come Davide Francesche­t, che pesa 3 chili e 705 grammi ed è nato all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, dove la mamma Eva Salici ha aspettato 36 minuti dopo la mezzanotte per darlo alla luce. All’ospedale San Martino di Belluno alle 6.06 è invece nato Lucas. A Vicenza il più veloce è stato Domic, nato alle 12.42; a Bassano invece è stata una bimba l’ultima neonata vicentina del 2017, nata quando l’orologio segnava le 23.43.

Nel Trevigiano il primo a vedere la luce è stato Vittorio Emanuele Caliandro, figlio dell’avvocato Marco Caliandro e della moglie Melania Dafne Malfatti: erano le 3.51, i cenoni ormai erano finiti da un pezzo e il pupetto è arrivato perfino con dieci giorni di anticipo. Sono tutti italiani primi nati nella Marca, quasi un’inversione di tendenza.

Molti sorrisi, anche se in verità i dati che riguardano la natalità, nel complesso, non sono affatto rasserenan­ti. I numeri infatti non lasciano molto spazio alla fantasia. Sia per quanto riguarda gli italiani, che per quanto riguarda gli stranieri. Dieci anni fa, cioè nel 2008, in Veneto, erano nati 38.570 bimbi italiani a fronte di 10.045 figli «stranieri». L’anno scorso, invece, i figli di italiani sono stati 30.348 contro 7.519 di stranieri. Un tema purtroppo non nuovo, ma che è sempre più preoccupan­te. Bisogna consolarsi con gli altri nati di ieri, allora: come Maysaa, marocchina, venuta alla luce a Rovigo. «Ci ha fatto la sorpresa di venire al mondo l’1 gennaio», hanno detto in lacrime il papà e la mamma.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy