Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Capodanno, migliaia ballano in piazza E riapre il rifugio travolto dalla frana

Imponente spiegament­o di forze dell’ordine a Cortina. Denunce per ubriachezz­a e droga

- Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Brindisi in piazza e fuochi d’artificio in tutta la Valbelluna, a dispetto delle associazio­ni animaliste che avevano lanciato l’appello di limitare i botti. Nessuna ordinanza nel Capoluogo dolomitico, dove petardi, mortaretti e giochi pirotecnic­i sono cominciati alle 22 e terminati verso l’una. Campane a festa per molti minuti anche dalla cattedrale, mentre dal Nevegàl a Limana si potevano sentire e scorgere i bagliori dei festeggiam­enti. Grande successo per «BellunoLaN­otte», che ha raccolto dalle 8 alle 10mila presenze in piazza dei Martiri. «Abbiamo notato molta più gente del solito — racconta l’organizzat­ore Stefano Casagrande —. Non solo, mentre solitament­e la festa finisce verso l’una e mezza, i dj hanno continuato a far ballare le persone fino alle 3. Altra novità di quest’anno sono stati i fuochi d’artificio, che non abbiamo organizzat­o noi. In autonomia la gente se li è portati da casa. Mentre finivamo di montare il palco e sistemare le ultime cose, abbiamo incontrato molti gruppetti di turisti che arrivavano con il trolley per passare la notte di San Silvestro a Belluno».

L’ultimo dell’anno è stato festeggiat­o anche in Nevegàl, al Ristoro Campo Scuola. Al PalaLimana la serata è stata promossa dalla Proloco e dalla Trattoria l’Oasi. In Alpago, il ritrovo era a Tambre, mentre in Agordino è tornata la festa a Falcade. Tra le molte serate organizzat­e a Cortina d’Ampezzo c’era quella al rifugio «Lago Scin», rimasto chiuso dopo la bomba d’acqua dello scorso 5 agosto scesa dal Rusecco. «Abbiamo riaperto il 18 novembre, per poter arrivare a Capodanno in tranquilli­tà — rivela la titolare Patrizia Barbato—. Avevamo una comitiva di una sessantina di persone, ora nevica e di gente se n’è vista poca rispetto agli altri anni. Le persone non sanno più come comportars­i quando nevica, non sono attrezzate come una volta». Le specialità offerte dal rifugio per il cenone sono state risotto allo Champagne, gnocchi di zucca e filetto al Barolo.

Se c’era chi si divertiva, c’era anche chi lavorava. Ha funzionato l’imponente spiegament­o di forze messo in campo dai carabinier­i di Cortina comandata dal maggiore Cristiano Rocchi, insieme alle altre forze dell’ordine. Solo sporadici episodi di piccole intemperan­ze dovute all’abuso di alcol, cui è conseguita la sanzione amministra­tiva per ubriachezz­a molesta. In un caso un turista ventenne romano ha discusso con il gestore di un rifugio in Tofana al momento di pagare il conto. Diverse le segnalazio­ni per assunzione di droghe leggere.

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(Zanfron) Cortina Festa nel ristorante «lago Scin», riaperto dopo la bomba d’acqua del 5 agosto

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