Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Capodanno, migliaia ballano in piazza E riapre il rifugio travolto dalla frana
Imponente spiegamento di forze dell’ordine a Cortina. Denunce per ubriachezza e droga
Brindisi in piazza e fuochi d’artificio in tutta la Valbelluna, a dispetto delle associazioni animaliste che avevano lanciato l’appello di limitare i botti. Nessuna ordinanza nel Capoluogo dolomitico, dove petardi, mortaretti e giochi pirotecnici sono cominciati alle 22 e terminati verso l’una. Campane a festa per molti minuti anche dalla cattedrale, mentre dal Nevegàl a Limana si potevano sentire e scorgere i bagliori dei festeggiamenti. Grande successo per «BellunoLaNotte», che ha raccolto dalle 8 alle 10mila presenze in piazza dei Martiri. «Abbiamo notato molta più gente del solito — racconta l’organizzatore Stefano Casagrande —. Non solo, mentre solitamente la festa finisce verso l’una e mezza, i dj hanno continuato a far ballare le persone fino alle 3. Altra novità di quest’anno sono stati i fuochi d’artificio, che non abbiamo organizzato noi. In autonomia la gente se li è portati da casa. Mentre finivamo di montare il palco e sistemare le ultime cose, abbiamo incontrato molti gruppetti di turisti che arrivavano con il trolley per passare la notte di San Silvestro a Belluno».
L’ultimo dell’anno è stato festeggiato anche in Nevegàl, al Ristoro Campo Scuola. Al PalaLimana la serata è stata promossa dalla Proloco e dalla Trattoria l’Oasi. In Alpago, il ritrovo era a Tambre, mentre in Agordino è tornata la festa a Falcade. Tra le molte serate organizzate a Cortina d’Ampezzo c’era quella al rifugio «Lago Scin», rimasto chiuso dopo la bomba d’acqua dello scorso 5 agosto scesa dal Rusecco. «Abbiamo riaperto il 18 novembre, per poter arrivare a Capodanno in tranquillità — rivela la titolare Patrizia Barbato—. Avevamo una comitiva di una sessantina di persone, ora nevica e di gente se n’è vista poca rispetto agli altri anni. Le persone non sanno più come comportarsi quando nevica, non sono attrezzate come una volta». Le specialità offerte dal rifugio per il cenone sono state risotto allo Champagne, gnocchi di zucca e filetto al Barolo.
Se c’era chi si divertiva, c’era anche chi lavorava. Ha funzionato l’imponente spiegamento di forze messo in campo dai carabinieri di Cortina comandata dal maggiore Cristiano Rocchi, insieme alle altre forze dell’ordine. Solo sporadici episodi di piccole intemperanze dovute all’abuso di alcol, cui è conseguita la sanzione amministrativa per ubriachezza molesta. In un caso un turista ventenne romano ha discusso con il gestore di un rifugio in Tofana al momento di pagare il conto. Diverse le segnalazioni per assunzione di droghe leggere.