Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Arrestato il titolare di un bar a Sovramonte Nella casa in Trentino aveva una polveriera
In manette Graziano Romagna del «Val Rosna». Sospetti legami con la malavita
Nascondeva in ripostiglio abbastanza esplosivo da far crollare una casa. Graziano Romagna, trentino proprietario del bar «Val Rosna» nel Feltrino a Sovramonte, arrestato l’altra notte nella sua abitazione a Mezzano (Trento). Quando i carabinieri gli hanno perquisito la casa il cinquantaduenne trentino è rimasto in silenzio. L’operazione scattata la notte del 31 dicembre rientrava nei controlli per la sicurezza pubblica che vengono eseguiti ogni anno in occasione dei festeggiamenti.
Nell’angusto ripostiglio accanto alla cucina nella casa a schiera dove l’uomo vive, a poca distanza dal centro abitato, trovato un piccolo arsenale: un cordone detonante, lungo 118 metri, contenente esplosivo; due spezzoni di miccia a lenta combustione contenente polvere nera flemmatizzata; una matassa di miccia a lenta combustione catramata; sei detonatori elettrici con micro-ritardo; 88 detonatori ordinari a miccia di varia potenza; due detonatori a miccia innescati con spezzone di miccia a lenta combustione e diversi detonatori elettronici e a miccia. Secondo una prima perizia il materiale è ben conservato e risalirebbe agli Anni ‘80.
Romagna non ha detto nulla, nemmeno sulla provenienza dell’esplosivo di fabbricazione balcanica.
I carabinieri della stazione di Imer sono intervenuti dopo la segnalazione di vicini che la notte del 30 dicembre scorso avevano sentito un’esplosione. La segnalazione al 112, poi l’intervento dei militari della Compagnia di Cavalese. È partita così l’operazione denominata «Ultimo botto». L’uomo è stato arrestato per detenzione di materiale esplosivo e accompagnato al carcere di Spini a Gardolo su richiesta del Pm Alessandra Liverani.
Romagna aveva aperto il bar «Val Rosna» a Sovramonte quasi un anno fa. Da lunedì è chiuso. «Non lo conoscevo — racconta il sindaco Federico Dalla Torre — Sono passato davanti al locale il 26 dicembre, era aperto, ma non mi sono fermato. È un bar lungo la Statale 50 che collega Feltre al Primiero, al confine con Trento, poco conosciuto e frequentato da noi di Sovramonte».
Si cercherà di capire la provenienza dell’arsenale, a chi fosse destinato e perché Romagna avesse in casa tutto quell’esplosivo. È materiale molto pericoloso utilizzato nelle cave, nello sbancamento di materiale roccioso, ma è molto appetibile e ricercato anche dalla malavita per i «colpi» ai bancomat.