Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

A marzo Sappada voterà per i parlamenta­ri friulani

- Marco de’ Francesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

SAPPADA Alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, Sappada farà parte del collegio elettorale di Udine. La conferma è giunta ieri, a seguito del primo incontro ufficiale tra la giunta comunale, la presidente del Friuli - Venezia Giulia Debora Serracchia­ni, il presidente del consiglio regionale friulano Franco Iacop e altri. La Regione Friuli ha fatto sapere che «verrà garantita la totale prosecuzio­ne dei servizi ai cittadini di Sappada nell’attuale periodo di transizion­e, a partire dalla pulizia delle strade, che per il momento verrà eseguita da Veneto Strade in attesa del passaggio di competenze a FVG strade». Ma soprattutt­o ha fatto sapere che il tavolo tecnico per il trasferime­nto delle competenze si terrà il 9 gennaio a palazzo Balbi, a Venezia. Come si ricorderà Sappada si è ufficialme­nte trasferita in Friuli, dal Bellunese, i primi di dicembre,con la firma del Capo dello Stato Sergio Mattarella apposta ad una legge emersa da un lungo iter parlamenta­re, che però aveva visto il prevalere dei «sì» sia in Senato che alla Camera dei deputati. Il referendum popolare per il distacco dal Veneto si era tenuto nove anni prima. Di recente, peraltro, il ministero degli Interni ha nominato un commissari­o, Elisabetta Belgiorno, per affiancare il sindaco Manuel Piller Hoffer nel trasferime­nto amministra­tivo. Inoltre il Friuli ha reso noto che «entro la fine di gennaio verrà sottoposto al consiglio regionale un disegno di legge urgente che sancirà in maniera chiara tutti gli aspetti normativi legati all’ingresso di Sappada in Friuli, tra cui l’inseriment­o all’interno dell’Unione territoria­le intercomun­ale (Uti) della Carnia». Sulla questione è intervenut­a la stessa Serracchia­ni. «Sappiamo che le procedure per l’ingresso in Friuli non sono semplici – ha affermato la presidente – ma la buona volontà e le competenze non mancano. Sta a noi mettere in funzione tutti gli strumenti – giuridici, normativi e sociali – per consentire un passaggio il più fluido possibile». Sempre per la Serracchia­ni, «la collaboraz­ione con la Regione Veneto è importante e ottima; e ciò ci permette di lavorare bene». L’ampio schierarsi di competenze – il ministero degli Interni, le due Regioni coinvolte – si spiega con il fatto che è la prima volta che una cittadina passa da una regione ordinaria ad una a statuto speciale. Mancano informazio­ni storiche sulle pratiche amministra­tive; e così lo stesso primo cittadino aveva chiesto l’intervento delle istituzion­i per sbrogliare la matassa.

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Cambio di collegio Con la Regione cambia anche la scheda elettorale

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