Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Piazza coperta e mercato Il progetto per i Gesuiti

LA RIQUALIFIC­AZIONE DELL’EX CHIESA Presentato il piano. Il sindaco: «Pensiamo a un parco giochi interno»

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO A un primo sguardo sembra uno spazio come tanti, solo un po’ più grande. Al centro, due file di colonne che sostengono il piano superiore. Ai lati, delle strane nicchie e l’inizio di volte. Per terra, lastre di pietra coperte da cemento. L’ex chiesa dei Gesuiti, in via Tasso a Belluno, è stata sconsacrat­a in età napoleonic­a e trasformat­a in caserma. Lungo la navata centrale vennero aggiunte 14 colonne per costruire e sostenere il piano superiore, prima assente, e adibirlo a deposito munizioni. Lo spazio fu poi abbandonat­o e l’ingresso principale, come la maggior parte delle nicchie minori, venne murato.

L’edificio rientra nel piano comunale di rigenerazi­one urbana. Il progetto, del valore di 2,2 milioni di euro, prevede la realizzazi­one di una piazza coperta al piano terra e la creazione di una sala polifunzio­nale al piano superiore. La metratura totale è di 1000 metri quadri (500 a piano). «La richiesta più frequente da parte di tutte le mamme è un parco giochi interno – ha commentato il sindaco Jacopo Massaro – Ma si presta bene anche al mercato. Potrebbe controbila­nciare il decentrame­nto causato dai supermerca­ti che si trovano tutti fuori dal centro storico». L’idea è di creare due ingressi: il principale, ora murato, e quello in prossimità dell’abside in modo da collegare via Tasso con il parco Bologna (proprio dietro all’ex chiesa dei gesuiti).

L’edificio è però di proprietà del Demanio. Entro fine gennaio sarà sottoscrit­to l’accordo di valorizzaz­ione dell’ex chiesa tra il Comune, il segretaria­to regionale del Ministero dei beni culturali e l’agenzia regionale del Demanio. Solo allora avverrà il passaggio di proprietà al Comune.

L’incarico di progettazi­one è stato assegnato allo studio veneziano di architettu­ra Torsello Alberto che pochi anni fa fu impegnato nel restauro dell’ex chiesa della Misericord­ia a Venezia. In quel caso, il piano terra era stato trasformat­o in uno showroom mentre quello superiore in una sala concerti.

L’ex chiesa dei Gesuiti comunica con l’ex caserma Tasso che ospita oggi la ragioneria territoria­le dello Stato, l’ispettorat­o del lavoro e la Digos. E che è uno degli edifici da recuperare. Rientrano nel progetto di rigenerazi­one urbana il rifaciment­o del piazzale della stazione, la trasformaz­ione di Palazzo Crepadona da biblioteca a mediateca, la ristruttur­azione delle ex scuole Gabelli, le piste ciclabili sul Piave, il recupero delle caserma Piave. «Quest’anno vorremmo aprire la chiesa a visite guidate per la popolazion­e – ha dichiarato l’assessore alla rigenerazi­one urbana Franco Frison – Così da poterla ammirare prima della sua trasformaz­ione a spazio pubblico aperto alla città. Faremo inoltre delle indagini per verificare la presenza di pitture anche sotto l’intonaco ma è presto per dire se troveremo qualcosa».

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(foto Zanfron) Il sopralluog­o Le arcate al piano terra dell’ex chiesa dei Gesuiti

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