Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dialogo fra Ampezzo e Auronzo sulle Dolomiti

- Fe. Fa. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Le Tofane, l’Antelao, il Sorapìss, le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini, il Cristallo, le Dolomiti tutte sono state il pretesto per rinnovare l’amicizia tra i Comuni di Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore, negli ultimi anni un po’ distanti. Due giorni fa i due neosindaci di Auronzo, Tatiana Pais Becher (a destra nella foto) e di Cortina, Gianpietro Ghedina (a sinistra) si sono simbolicam­ente stretti la mano sul palco del Teatro «Kursaal» di Auronzo avviando la collaboraz­ione tra le due amministra­zioni civiche. I primi cittadini hanno pensato e realizzato una serata culturale, sotto l’egida delle Dolomiti Unesco Patrimonio dell’Umanità, consapevol­i di condivider­e un territorio di rara bellezza sul quale sorgono alcune delle più importanti cime. Così, la presentazi­one del documentar­io dello scrittore e videomaker Giovanni Carraro, intitolato «Col dei Bos, la montagna dell’ambra», ha portato sul palco del «Kursaal», oltre al regista e al presentato­re Andrea Cecchella, numerosi ospiti e amici delle Dolomiti: per la Fondazione Dolomiti Unesco c’erano il botanico Cesare Lasen, il geologo Gianluca Piccin, la scrittrice Antonella Fornari che ha narrato gli eventi della Grande Guerra sulle Dolomiti, l’auronzano Tito De Lotto ha parlato dei canti alpini. Una serata di spessore culturale divenuta incontro storico per i due comuni con lo sguardo sul futuro delle valli alpine dove gli amministra­tori hanno il compito di costruire un futuro che permetta alle giovani generazion­i di vivere e lavorare tra le Dolomiti senza dover emigrare.

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