Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«LEO DA VINCI» GLI ALCUNI AL CINEMA
Mercoledì esce il nuovo lungometraggio d’animazione della casa di produzione trevigiana. Nella trama, rigorosamente a misura di famiglia: pirati, invenzioni e un tesoro da scoprire. Il film verrà presto distribuito anche in 67 paesi esteri
Il genio di un giovane Leonardo da Vinci in un’avventura alla Robert Louis Stevenson. «Leo da Vinci missione Monna Lisa» è il lungometraggio d’animazione firmato dagli Alcuni di Treviso che, dopo le anteprime tra Roma, Treviso e Firenze, uscirà in 450 sale italiane l’11 gennaio. Un cartoon “Made in Veneto” in cui gli inventori dei Cuccioli hanno alzato l’asticella della qualità tanto che il film è già stato venduto in 67 Paesi del mondo e a febbraio verrà presentato a Berlino. Ne abbiamo parlato con Sergio Manfio, regista e co-sceneggiatore del film, e Francesco Manfio, produttore esecutivo del lungometraggio.
Invenzioni, un tesoro da ritrovare, i pirati: un vero e proprio film d’avventura?
«La prima sfida che volevamo affrontare era data dalla qualità dell’animazione e sono contento di poter dire che l’abbiamo vinta. La storia da un punto di vista narrativo ricorda i grandi romanzi per ragazzi come “L’isola del Tesoro”: una storia avvincente con
molti passaggi da seguire».
Che cosa c’entrano i pirati con Leonardo?
«I pirati sono sempre nella fantasia dei bambini e dei ragazzi. Certo non c’entrava nulla con Leonardo, ma alla fine Ciacco è un pirata di fiume. Bisogna poi sottolineare che la
storia si svolge al sessanta per cento nell’isola di Montecristo, in mezzo al mare: i pirati sono funzionali alla narrazione».
Come si lega il film alla vostra serie tv “Leonardo”?
«Il film si discosta molto dalle serie “Leonardo”. I nostri lungometraggi precedenti
erano spin off della seria televisiva dei “Cuccioli”. Ma con “Leo da Vinci missione Monna Lisa” abbiamo scelto una strada completamente diversa, creando una grafica nuova solo per il cinema, personaggi diversi e nemici diversi».
Ci presentate i nuovi perso-
naggi? «I tre protagonisti sono Leo, Lisa e Lorenzo. La cosa più interessante è che Leonardo, pur essendo un genio, capirà che se non ci si cala nella realtà risulterà difficile rapportarsi con chi si ama. In più i due bambini, Agnes e Niccolò, fungono da contraltare comico ai protagonisti, e il pirata cattivo è davvero un personaggio Il personaggio cattivissimo». preferito?
Ciacco, «Il personaggio il capo dei del cuore pirati. è L’adoro per via della costruzione e del doppiatore». A chi si rivolge il lungometraggio?
«Rispetto ai due precedenti film dei Cuccioli, il nuovo “Leo” è un film “family” che può piacere ai bimbi di 5 anni come ai ragazzini di 12 anni». Quanti anni di lavoro e quante persone sono state coinvolte nella realizzazione?
«Il limite del cinema europeo d’animazione è che i talenti si disperdono dopo un film. Noi abbiamo voluto creare un team fisso nel quale, in base al progetto, si innestano
nuovi artisti. Ogni tre anni usciamo con un lungometraggio cinematografico e questo ci aiuta ad accrescere la qualità, a migliorare il team e a sviluppare la creatività del territorio. A questo film hanno lavorato più di 300 persone».
La canzone più importante del film viene cantata da Riki, come mai avete scelto proprio lui? «La prima versione della canzone era in inglese, e così rimarrà in diversi Paesi. Alcune nazioni preferiscono una
canzone nella propria lingua, così abbiamo scelto un cantante che piacesse molto a quello che è il nostro target.
Riki è amatissimo e ci ha proposto questa canzone che si nel sogno
sposa di perfettamente Leonardo».