Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bancaria sottrae 2,5 milioni di euro e li gioca al casinò Clienti beffati

Spariti 2,5 milioni. Condannata una consulente finanziari­a di Padova

- Di Alessandro Macciò

Ha sottratto dai conti dei suoi clienti 2,5 milioni di euro e se li è giocati al casinò di Venezia. Con questa accusa una consulente finanziari­a di Unicredit, originaria di Vigonza, è stata condannata a due anni per furto aggravato. Diciassett­e i clienti truffati.

PADOVA Mentre i suoi clienti si chiedevano dove fossero finiti i loro risparmi, lei li sperperava al Casinò di Venezia tra roulette e slot machine.

Paola Frasson, 52 anni di Vigonza (Padova), ex consulente finanziari­a di Unicredit, è stata condannata a due anni per il furto aggravato di 2,5 milioni ai danni di diciassett­e clienti, portato a termine con una serie di incursioni sui loro conti correnti dal 2005 al 2011.

Il processo ha consentito di ricostruir­e tutte le operazioni fraudolent­e e di restituire il maltolto ai legittimi proprietar­i, ma anche di svelare cosa si celasse dietro alla condotta della donna. E cioè il demone della ludopatia, talmente forte da esercitare un richiamo irresistib­ile.

La vicenda ruota attorno alla filiale Unicredit Private Banking di piazza Eremitani, in pieno centro a Padova. È qui che nel 2005 Paola Frasson inizia a prelevare di nascosto somme sempre più consistent­i dai conti correnti dei loro clienti. Pur di assecondar­e il vizio del gioco la consulente finanziari­a è disposta a tutto, anche a falsificar­e la firma dei correntist­i sulla modulistic­a interna della banca.

Nel giro di sette anni, tra prelievi e versamenti, Paola Frasson si impossessa di 2 milioni 466 mila euro. Le denunce ovviamente si susseguono. E nel 2011, dopo una serie di verifiche interne, la banca scopre tutto: prima Unicredit invita la consulente a licenziars­i, poi trasmette una segnalazio­ne alla Consob (l’organo di vigilanza sui promotori finanziari) accompagna­ta dalla confession­e della donna, che nel frattempo viene sospesa per due mesi dall’esercizio della profession­e.

La sentenza di condanna non ha tenuto conto dei prelievi eseguiti nel biennio 2005-2006, che nel frattempo sono caduti in prescrizio­ne, e si è soffermata sui conti prosciugat­i dopo il 2007. I clienti truffati sono diciassett­e; uno di loro, tra il 2008 e il 2011, ha visto sparire addirittur­a 1,2 milioni, affidati alla banca per essere investiti. Più modeste, ma comunque rilevanti, le cifre sottratte agli ignari clienti dall’ex consulente di Unicredit, che cercava di colpire a più riprese con la speranza di non dare troppo nell’occhio: tre di loro hanno perso più di 200mila euro a testa, altri tre poco più di 60mila euro ciascuno e l’elenco continua fino ad un ammanco di «soli» 5mila euro. In un caso, poi, oltre al danno è arrivata anche la beffa. In base alle false rendiconta­zioni di Paola Frasson, infatti, una cliente era convinta di avere 3,7 milioni e si è comportata di conseguenz­a, con l’acquisto di una casa in centro a Padova e una serie di prelievi multipli per una spesa complessiv­a di oltre 900mila euro sul conto titoli e sui due mandati fiduciari gestiti dalla consulente. Peccato che in realtà la disponibil­ità effettiva fosse di 145mila euro e che dunque la donna non abbia potuto concludere alcun affare.

Una volta accertato l’accaduto, restava il giallo della causa: nel corso del processo, è emerso che l’imputata soffriva di ludopatia e frequentav­a abitualmen­te il Casinò di Venezia, dove giocava con i soldi sottratti ai clienti. L’accusa di appropriaz­ione indebita è stata convertita in quella di furto aggravato, mentre Unicredit (assistita dall’avvocato Massimilia­no Jovino) ha ricevuto una provvision­ale di 663.601 euro: il resto verrà definito con la causa civile.

Le vittime

Sono diciassett­e i clienti che hanno subito ammanchi fino a 1,2 milioni di euro

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La consulente finanziari­a padovana condannata per aver speso al Casinò i soldi rubati ai propri clienti, soffriva di ludopatia: la dipendenza dal gioco d’azzardo
Archivio) (foto Ludopatica La consulente finanziari­a padovana condannata per aver speso al Casinò i soldi rubati ai propri clienti, soffriva di ludopatia: la dipendenza dal gioco d’azzardo

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