Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Reparto inaugurato e deserto»: è scontro
La Cgil: «Geriatria senza letti». L’Usl: «Polemica fuori luogo, è questione di giorni». Superlavoro per l’influenza
TREVISO Mentre infuria il picco influenzale, che richiede un dispiegamento di forze mediche e infermieristiche e di posti letto superiore alla media, torna la polemica sulla nuova Geriatria del Ca’ Foncello. Il reparto è sotto stretta osservazione, l’Usl 2 di Treviso ha investito 200 mila euro per rinnovare le stanze per gli anziani e potenziare il personale, ma la Cgil accusa: «La nuova ala è stata inaugurata ma i letti non ci sono, sono stati tolti dopo le fotografie – accusa il segretario della Funzione Pubblica Ivan Bernini -. Dopo i lavori in tempo record nessuno si aspettava che sarebbe tornato tutto alla normalità, ma si è voluto ostentare qualcosa che ancora non c’è».
Per il direttore generale dell’azienda sanitaria è un attacco provocatorio: «Come un sindacalista dovrebbe sapere, le aziende fornitrici a gennaio hanno ancora dei giorni di chiusura per le ferie – risponde Francesco Benazzi -. Ci è stato garantito l’arrivo dell’arredo entro il 15 gennaio. È stata una nostra scelta non utilizzare i mobili vecchi, per dotare subito le stanze di quelli più adeguati e per non dover poi spostare nuovamente i pazienti all’arrivo di quelli nuovi. È ora di smetterla con polemiche sul nulla, sapeva quali fossero le tempistiche. Oltretutto, non ho mai visto il sindacato muoversi per affrontare una situazione delicata com’era la Geriatria negli ultimi cinque anni».
Il 2 gennaio, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia, era stato presentato il primo stralcio dei lavori. «Abbiamo tutti salutato con grande plauso la messa in sicurezza e il rinnovamento dei locali - spiega Bernini -. L’ottimismo però sta scemando perché dopo una settimana le stanze sono tornate vuote, i letti sono ritornati ai reparti di appartenenza e i pazienti che dovrebbero essere accolti lì sono “appoggiati” altrove, addirittura nelle specialità chirurgiche. Ieri ne contavamo 32». Benazzi sottolinea che i 28 posti letto ad oggi mancanti lo saranno anche durante il secondo lotto di lavori: «Ci siamo scusati con pazienti e operatori, ma durante il cantiere non potevamo fare diversamente». Inoltre l’ospedale è preso d’assalto a seguito dell’influenza, che porta ogni giorno 45 persone in più. «I pazienti vengono ricoverati al Ca’ Foncello, le case di riposo in alcuni casi non si sentono di accoglierli – continua Benazzi -. Noi non mandiamo via la gente, la curiamo, è questo il nostro lavoro». Viene quindi chiesta la collaborazione di altri reparti. «Qualche appoggio ci sarà sempre durante il picco influenzale – chiude il dg -. Abbiamo chiesto uno sforzo, con autorizzazione del direttore generale della sanità Mantoan, alle case di riposo di garantirci dei ricoveri di sollievo per le famiglie che non possono accudire in casa il loro anziano malato. Sono sconfortato che si faccia polemica su situazioni come questa».