Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il ‘68 narrato fra laicismo e teologia con i protagonis­ti locali di quegli anni

- (s.b.)

«Il ‘68 ha cinquant’anni. Li dimostra?». Con questo titolo a Cassola, al Vivaldi, per 11 serate ad entrata libera si affrontano, primi nel vicentino, i temi di quegli anni, con protagonis­ti di allora. La proposta,voluta dall’Unità pastorale di San Giuseppe e San Zeno con Enrico Zarpellon, don Vittorio Gnoato, Don Stefano Caichiolo, è sostenuta dal Comune, con il sindaco Aldo Maroso e l’assessore Marta Favaro. «Non è una operazione “archeologi­ca”, ma la riproposiz­ione di alcuni temi ancora attuali», è stato ribadito ieri in conferenza stampa. Si parte il 17 gennaio con il sociologo Marco Marzano, con il tema «Rivoluzion­e o involuzion­e?»;seguiranno serate spesso a due voci, una laica ed una teologica. I titoli ricordano molti slogan del ‘68 rivisitati oggi: «Chiesa in uscita o chiese svuotate?», con la teologa Stella Morra il 24 gennaio;«Vietato vietare» con Raffaello Rossi e la biblista Rosanna Virgili; «Mettete dei fiori nei vostri cannoni», con Franco Vaccari e Fabio Corazzino il 7 febbraio; «Io sono mia» il 14 febbraio con la giornalist­a Natalia Aspesi e la teologa Cristina Simonelli, «Consumate di più, vivrete di meno» il 21 febbraio con Daniele Marini ed Antonietta Potente; «Dal sogno al disincanto» il 28 febbraio, con Marco Mancassola e il teologo Michael Davide Semeraro. Chiuderà un lungo weekend,dal 1 al 4 marzo, con Lidia Ravera, Luca Scarlini, il complesso musicale Vitellini di Felloni, ed il film «Qualcosa nell’aria».

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