Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I boss al Due Palazzi «Non erano al 41 bis controlli ordinari»
PADOVA Com’è possibile che due boss mafiosi,Giuseppe Farao e Salvatore Giglio, nel 2014 abbiano potuto sostenere i colloqui con i parenti insieme, nella stessa stanza e allo stesso tavolo del Due Palazzi di Padova? Emerge dall’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ha portato a 169 arresti, 5 in Veneto. «Solo i detenuti in regime 41 bis subiscono un controllo stringente, per gli altri si applica l’ordinamento ordinario — spiega Enrico Sbriglia, provveditore delle carceri per il Triveneto —. Compresi i reclusi ad alta sicurezza. A meno che non ci siano richieste di un trattamento diverso da parte dell’autorità giudiziaria, si applica il regime di comunità». I detenuti ad alta sicurezza possono incontrarsi anche a messa e durante i corsi organizzati nell’istituto di pena. Dal Due Palazzi smentiscono poi che Farao, come emerge dalle intercettazioni, abbia «ricevuto in regalo dal direttore un colloquio in più, in palestra». E precisano: «Forse si riferisce all’incontro tra detenuti e i figli organizzato in tutte le carceri italiane ogni 19 marzo, giorno della Festa del papà». «Presenteremo una proposta per rendere più rigorose le carceri di massima sicurezza — annuncia Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia —. Nel rispetto della dignità dei detenuti, va interrotto il rapporto tra i capi mafia e le loro organizzazioni».