Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un posto da manager? Meglio la campagna È boom di aziende «rosa»
TREVISO C’è chi come Elena Moschetta, 48 anni (in foto),è stata manager di Ascopiave ma, a 40 anni, ha scelto di dedicare la laurea in economia ad un’azienda vitivinicola propria, chi ha fatto l’architetto negli Usa ma è tornata sui colli asolani per produrre marmellate dai sapori impensabili e chi, con studi specialistici nella gestione della fauna selvatica ora ha creato una colorata fattoria visitabile anche dai bambini con vacche, conigli, pony in un’ottica di ecosostenibilità spinta. L’agricoltura trevigiana è sempre più rosa: delle oltre 14 mila imprese quelle a prevalente conduzione femminile sono 3.630 e quasi tutte (3.399) in forma individuale.
I numeri sono stati diffusi dalla Confagricoltura di Treviso e fotografano un quadro in cui il mondo contadino si intreccia in modo evoluto con la modernità di export elettronico, ricerca delle biodiversità e recupero di specie antiche grazie anche alla freschezza di neoimprenditrici meno che quarantenni. «Le donne spiccano anche nei settori più innovativi come il turismo rurale e gli agriturismi – dice il presidente veneto dell’associazione, Lodovico Giustiniani - dove è importante la capacità di fare accoglienza. Spesso si tratta di donne laureate in agronomia e in enologia, ma anche in altre materie che nulla hanno a che fare con l’agricoltura». «La qualità della vita nei campi è impagabile, anche se l’imprenditoria richiede un grande impegno – dice chi ha abbandonato scrivania e stipendio fisso – e non tornerei indietro. Peccato solo che c’è sempre chi ci complica l’esistenza con il carico di burocrazia».