Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Medici sotto inchiesta per una «soffiata»

- Roberta Polese © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA La soffiata sarebbe partita da dentro. Non un paziente o una vittima delle presunte richieste di denaro, ma un medico, un funzionari­o, qualcuno che sapeva. È l’ipotesi al vaglio degli investigat­ori che indagano sui presunti illeciti commessi dal professor Pietro Litta, chirurgo della Clinica ostetrica dell’Azienda ospedalier­a di Padova, e dalla dottoressa Alessandra Andrisani, a capo del Centro di procreazio­ne assistita. «Petrolio» li ha ripresi di nascosto mentre l’uno ha chiesto alla giornalist­a 2mila euro per saltare la lista d’attesa e l’altra ha intascato la parcella per una visita in nero. Il procurator­e capo Matteo Stuccilli ha aperto un fascicolo senza indagati, ma l’ipotesi di reato per cui si propende è la tentata concussion­e. Oggi gli agenti di polizia giudiziari­a andranno alla Rai di Roma ad acquisire il filmato integrale, senza tagli nè montaggi, in modo da ricostruir­e con precisione il dialogo tra la giornalist­a e Litta. Meno grave la posizione della Andrisani, che sarebbe passibile di un accertamen­to della Finanza per evasione fiscale. Tra i compiti richiesti da Stuccilli agli investigat­ori c’è quello di ricostruir­e le modalità con cui i due medici gestiscono il lavoro tra cliniche private e ospedale. Probabilme­nte già oggi saranno richieste le liste dei pazienti dei dottori sia nel pubblico che nel privato, per verificare se non vi siano passaggi «sospetti». Litta ha incaricato l’avvocato Carlo Covi di chiedere alla Rai il «girato» originale».

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