Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Don Contin, rapporti consenzienti Cade l’accusa di prostituzione
Il prete verso il giudizio (solo) per lesioni e minacce. Le 13 amanti di don Cavazzana
Uomini di Dio
Nella foto piccola, don Roberto Cavazzana ex parroco di Carbonara. In grande don Andrea Contin a quella ferocia.
Ma c’è il colpo di scena: il sesso a volte violento fatto con la vittima non è sotto accusa. Ossia: l’ipotesi di induzione e sfruttamento della prostituzione non è stata rintracciata dai magistrati e dai carabinieri che hanno svolto le indagini, perché le signore che hanno condiviso con il prete le loro esperienze «hot» non sono state pagate, né don Contin ha spinto o peggio fornito donne ad amici. In una sola occasione un parrocchiano, dopo aver passato la notte con la vittima avrebbe chiesto al prete «Immagino di doverti dei soldi…», affermazione alla quale Don Contin ha risposto complice «Beh, mi farai dei lavoretti qui in parrocchia».
Ma la donna che sarebbe stata oggetto di scambio nega ci sia stato un rapporto sessuale con l’amico del parroco.
Penalmente, quindi, cadono le accuse più gravi, resta un comportamento del tutto censurabile per un sacerdote, comportamento che la Curia conosceva almeno un anno prima della denuncia ai carabinieri, visto che un’altra donna oggetto delle attenzioni sessuali del prete ne aveva parlato con il vescovo nell’autunno del 2015.
A rincarare la dose la denuncia in Curia fatta dalla vittima prima di andare dai carabinieri nel dicembre del 2016. Nessuno però ha mosso in dito per spostare il prete.
Intanto Don Contin è andato avanti per anni con la sua stanza dei giochi nascosta in canonica, nella quale nascondeva aggeggi hard di tutti i tipi, video prono e filmini in cui registrava le sue serate goderecce.
Con la parrocchiana che lo ha denunciato aveva una relazione dal 2010, a lei diceva di essere un avvocato, ma anche uno dei Servizi segreti sotto copertura, e intanto riceveva visite di altre signore disponibili a passare ore di sesso senza freni con lui.
Senza inibizioni e senza timore di essere scoperto, il prete passava serate mondane, faceva viaggi (una foto lo ritrae con la kefiah e una pistola in mano, ma l’arma era probabilmente un giocattolo) a spese della Curia, ma nessuno gli ha mai contestato nulla e sulla gestione allegra dei soldi della parrocchia, e la procura non procede se non vi è una denuncia.
Nel tourbillon di donne e uomini che giravano attorno alle vicende carnali di don Contin vi era anche don Roberto Cavazzana, parroco di Carbonara di Rovolon (piccolo comune sui Colli Euganei): anche con lui la vittima aveva avuto qualche notte di sesso in compagnia di don Contin, ma anche in questo caso non vi è stato alcun pagamento di prestazioni.
E la donna era in buona compagnia: sono tredici infatti le amicizie femminili «particolari» che avevano uno stretto legame con don Cavazzana, tredici cioè le donne transitate nel letto del prete dei Colli. Stando proprio a quanto riferito agli inquirenti dallo stesso sacerdote. Nessuna violenza, nessuna costrizione, puro piacere carnale. Non c’è reato, per la giustizia degli uomini.
Don Contin è stato indagato per violenza privata ed è stato sospeso
dal vescovo Claudio Cipolla
La procura ha chiuso l’inchiesta su don Contin e si prepara a chiedere il processo. Cade però l’accusa di sfruttamento della prostituzione