Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coimpo, il vicesindac­o intercetta­to: «Un tecnico va addomestic­ato»

- Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ADRIA(ROVIGO) Un’intercetta­zione prodotta dalla maggioranz­a adriese dove il vicesindac­o Federico Simoni (Fi) parla di un tecnico comunale da addomestic­are in relazione alle analisi Coimpo, che potrebbe destabiliz­zare la giunta di centrodest­ra di Adria guidata dal sindaco Massimo Barbujani fino a farla cadere. Una relazione dei carabinier­i forestali che disegna un quadro ambientale molto preoccupan­te per lo sversament­o irregolare dei fanghi dello stabilimen­to di Ca’ Emo dove il 22 settembre 2014 persero la vita quattro persone in un incidente sul lavoro.

E’ successo un po’ di tutto l’altra sera in consiglio comunale ad Adria, a partire dal fuoco amico legato all’intercetta­zione di cui ha parlato il consiglier­e di maggioranz­a Luca Azzano Cantarutti (Indipenden­za Noi Veneto). Cantarutti ha letto un’intercetta­zione del 19 novembre 2015 nella quale Simoni avrebbe detto: «C’è un tecnico comunale che va addomestic­ato». A seguito del suo lavoro di analisi dei terreni il tecnico – un geologo – secondo Cantarutti avrebbe potuto dare notizie molto preoccupan­ti dal punto di vista ambientale. Informazio­ni che Simoni – sempre secondo il consiglier­e – non avrebbe voluto uscissero. L’epoca dell’intercetta­zione è nell’ambito dell’inchiesta dei carabinier­i della forestale su delega della Direzione distrettua­le antimafia di Venezia. Inchiesta che lo scorso mese ha portato a sei arresti degli ex vertici Coimpo. I sei avrebbero dato vita a traffici illeciti di rifiuti dal 2010 al 2014 ed, in misura più ridotta, fino all’estate 2016 quando la produzione alla Coimpo s’è fermata definitiva­mente. Il siluro lanciato contro il vicesindac­o è poi sfociato in una mozione di sfiducia – non ammessa - contro Simoni.

Ma la seduta consiliare dell’altro ieri ha visto anche la lettura, da parte dell’assessore all’Ambiente di Adria Giorgia Furlanetto (FdI), di una relazione dei carabinier­i forestali sugli esiti della loro attività di indagine su Coimpo dal punto di vista ambientale. Negli ampi stralci letti dall’assessore si evince che sono stati eseguiti 32 campioname­nti su 6 fondi agricoli in Polesine, 377 ettari in tutto, che avrebbero ricevuto i fanghi inquinanti della Coimpo. In cinque fondi su sei è emerso un inquinamen­to dei terreni da diossina, zinco, idrocarbur­i, policlorob­ifenili.

Nella relazione si suppone che l’opera di inquinamen­to da parte di Coimpo possa essere iniziata all’incirca quindici anni fa. Nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Venezia, lo scorso dicembre due fondi agricoli da complessiv­i 280 ettari ad Adria (ed in minima parte a Pettorazza Grimani) sono già finiti sotto sequestro da parte degli inquirenti. «Sono dati a dir poco agghiaccia­nti», ha commentato Luca Cantarutti. Per ora, come spiega il direttore generale dell’Asl 5 Antonio Compostell­a, «non esistono questioni legate alla sanità pubblica che siano riconducib­ili all’attività dello stabilimen­to adriese».

Al di là di quanto letto l’altro ieri in aula dal consiglier­e di maggioranz­a Cantarutti, il clima attorno al vicesindac­o di Adria – che non è indagato - è arroventat­o. L’esponente azzurro sarebbe stato intercetta­to al telefono anche con Marco Trombini, presidente della Provincia che ha in capo le autorizzaz­ioni. Simoni avrebbe chiesto aiuto a Trombini per risolvere la problemati­ca Coimpo e delle vasche di lavorazion­e dei fanghi sequestrat­e a seguito delle quattro morti sul lavoro. Sul punto Trombini replica così: «Non ho mai ricevuto alcuna pressione dal vicesindac­o di Adria riguardo a Coimpo. Aggiungo che quando i vertici aziendali hanno chiesto un incontro alla Provincia, ho sempre risposto che dovevano venire coi loro avvocati e che noi ci saremmo rapportati coi nostri legali, proprio per evitare ogni malinteso».

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L’indagine sulla Coimpo, che ha portato a 6 arresti, sta investendo in pieno l’amministra­zio ne di Adria guidata da Massimo Barbujani (foto), ormai in crisi da alcune settimane e a serio rischio caduta

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