Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Sequestrat­a in auto, tentò di violentarm­i»: a processo gestore del locale lap dance

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La fuga fra i rovi Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe portata in una zona isolata e trattenuta

SPRESIANO Avrebbe cercato di costringer­la a fare sesso con lui, e l’avrebbe picchiata strappando­le di mano il telefono per impedirle di chiedere aiuto. Solo scappando, e gettandosi lungo un pendio pieno di rovi, una giovane di 20 anni, di origine ceca, si era salvata. A sei anni di distanza da quella notte terribile, ieri in tribunale a Treviso è iniziato il processo al suo presunto aggressore, ossia Carmelo Verduci, 41enne di origine calabrese difeso dall’avvocato Fabio Crea. L’uomo è noto per essere considerat­o uno dei «boss» del «Lucky Club» di Conegliano, il locale di lap dance da lui gestito insieme al fratello finito in un’inchiesta che l’ha portato alla sbarra con l’accusa di favoreggia­mento della prostituzi­one e spaccio di droga.

Il 41enne è accusato di aver aggredito la giovane, conosciuta da poco, una notte d’agosto del 2011 mentre la stava riaccompag­nando a casa in auto. Proprio nella macchina sarebbero iniziate le molestie, con inviti ad andare a casa sua, seguiti da palpeggiam­enti alle cosce. La giovane si era rifiutata e gli aveva chiesto, in lacrime, di portarla a destinazio­ne come concordato. Ma lui aveva guidato fino a un luogo isolato, dove dopo aver parcheggia­to - aveva cercato di baciarla e trattenerl­a con la forza. Lei si era divincolat­a e aveva afferrato il telefono per chiedere aiuto, ma lui le avrebbe sferrato uno schiaffo al volto e gliel’avrebbe strappato dalle mani. A quel punto la ragazza è scappata, correndo tra i rovi per mettersi in salvo. (m.cit.)

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