Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Frittura e 4 bistecche: conto da 1.100 euro

- Di Gloria Bertasi

VENEZIA Un conto di quelli che si ricordano tutta la vita, di quelli che ti rovinano la vacanza e fanno dire al turista: «In quella città non tornerò mai più». È sicurament­e quello che devono aver pensato i quattro giovani giapponesi che, dopo un pranzo a base di frittura mista e quattro bistecche con contorno, si sono visti portare uno scontrino da 1.100 euro. E non era un ristorante extra lusso. Il fatto, il secondo in pochi mesi, sarebbe accaduto lo scorso venerdì ed è stato denunciato al Gruppo 25 Aprile dalla guida turistica che stava seguendo una comitiva di sette giapponesi in visita a Venezia per una giornata. La guida non ha mangiato con i giovani né avrebbe consigliat­o loro il locale ma quando le è stato raccontato il prezzo del pasto è rimasta sconcertat­a e mentre stava cercando di aiutare i quattro, gli altri componenti del gruppo (tre ragazze che avevano scelto un altro locale) arrivavano con il volto cupo: «Avevano pagato 350 euro per una pasta con il pesce», racconta Marco Gasparinet­ti, portavoce del Gruppo 25 Aprile. Il tutto a pochi passi da piazza San Marco, in zona Mercerie. I ristorator­i, contattati, tagliano corto e affermano di non ricordare di aver avuto problemi con clienti giapponesi. Ma i sette, lasciata Venezia alla volta di Bologna dove studiano, hanno presentato denuncia in Questura. Lo scorso novembre, altre tre turisti hanno dovuto sborsare una cifra da capogiro, 560 euro, per un pasto in una trattoria nei pressi di San Marco. Il locale si era difeso affermando che avevano mangiato astici, i visitatori avevano però ribattuto che il cameriere aveva giocato sul fatto che non conoscevan­o una parola di italiano e aveva portato loro pietanze costose di pesce che non avevano ordinato. All’epoca, il sindaco Luigi Brugnaro aveva usato parole al vetriolo nei confronti dei turisti: «Pezzenti, uno mangia e beve poi dice che non sapeva la lingua, hanno mangiato aragosta senza lasciar neppure la mancia». Ora la situazione sembrerebb­e diversa, i giapponesi non avrebbero mangiato astice. «Se c’è una denuncia a Bologna, sarà contattata la questura veneziana per gli approfondi­menti del caso», spiega il comandante dei vigili Marco Agostini. E il Gruppo 25 Aprile propone all’Associazio­ne pubblici esercizi di predisporr­e una guida dei ristorator­i onesti.

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