Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Prerogativ­e, limiti e modi Il nodo dei sequestri

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1 Che sequestro è stato eseguito venerdì?

Nei confronti dei 5 ex manager Bpvi indagati, è scattato un sequestro «conservati­vo», previsto dall’articolo 316 del Codice di procedura penale quando «vi è fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese di procedimen­to e di ogni altra somma dovuta all’erario dello Stato».

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Il sequestro servirà a indennizza­re i soci Bpvi?

No, per il gip che l’ha ordinato, serve solo a rifondere le spese sostenute nel corso dell’inchiesta. I soci della banca, una volta ammessi come parte civile nel processo, potranno però chiedere a loro volta un sequestro conservati­vo per la somma che hanno perduto. Lo prevede sempre l’articolo 316 per garantire «le obbligazio­ni civili derivanti dal reato».

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È il primo sequestro per Zonin e gli altri indagati?

È il primo sequestro andato a buon fine. Lo scorso anno, quando ancora non era iniziata l’udienza preliminar­e, la procura aveva chiesto il sequestro «preventivo» di 106 milioni di euro nei confronti di Sorato, del suo vice Giustini e della stessa Popolare di Vicenza. Non era stato eseguito perché il gip si era dichiarato incompeten­te, oltre a sostenere che si potesse procedere al sequestro solo «quale profitto diretto del reato» e non alla confisca «per equivalent­e». In pratica i pm potevano procedere solo nei confronti della banca che però, nel frattempo, era stata acquisita (nella parte «buona») da Intesa. In linea astratta, ora che la Cassazione ha stabilito che la competenza è della procura di Vicenza, i magistrati potrebbero procedere con i sequestri ma solo nei confronti della bad-bank

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