Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il nuovo buttafuori? Operatore di sicurezza

«Figura obsoleta»: scatta l’aggiorname­nto

- S. Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO C’era una volta il buttafuori, ma adesso non basta più. È cambiato tutto negli ultimi 15 anni, sia nella società che nel modo di fare intratteni­mento, ma soprattutt­o si sono aggiunte nuove norme di sicurezza per i locali, nelle discoteche e ai concerti. Oggi al Bhr di Treviso un imprendito­re padovano, Elia Perdon, ha chiamato a raccolta i gestori veneti per illustrare dei nuovi corsi di formazione per il personale. «Oggi una figura specifica non esiste – spiega ma è un settore che ha bisogno di un continuo aggiorname­nto. Il buttafuori come lo conoscevam­o non rispecchia più le necessità odierne. Occupandoc­i da 13 anni di sicurezza nei locali abbiamo creato protocolli per la gestione delle emergenze».

La società di Perdon ha formato sessanta operatori che oggi ricoprono incarichi in alcuni dei più frequentat­i locali della Marca e del Veneto, dall’Odissea di Spresiano alla castellana Baita al Lago. Il progetto si chiama «Horus Nightlife», e parte dal fatto che un veneto su 5 nell’ultimo anno è stato in un locale da ballo o in discoteca (Istat, 2016). Prevede quindi percorsi formativi in collaboraz­ione con Regione, vigili del fuoco, forze dell’ordine e psicologi, per il primo soccorso e anche la gestione dell’antiterror­ismo: non per fermare persone sospette, ma per riconoscer­e atteggiame­nti ed espression­i che possono rappresent­are un pericolo. A ogni operatore viene fornito un «safeguard kit». Nella Marca i locali da ballo hanno già sottoscrit­to a ottobre un protocollo d’intesa con la Prefettura per individuar­e azioni e iniziative di contrasto a forme di violenza, abuso di alcol o droga.

I rischi sopraggiun­ti Dall’abuso di alcol e droga, alle emergenze: Gli specialist­i: «In 15 anni è cambiato tutto»

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