Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gli hotel: «Fermate la giungla di Airbnb»

Oltre mille gli alloggi condivisi nella Marca, trecento a Treviso: «Molti evadono le tasse. E spopolano i centri»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Per ogni albergo o b&b registrato nella Marca c’è un alloggio Airbnb affittato su internet, senza regole e senza imposte. «In un momento storico come questo la sicurezza è un parametro fondamenta­le – dice Federico Capraro, vicepresid­ente regionale di Federalber­ghi -. Non sappiamo chi viene accolto. Servono maggiori controlli, anche da parte dei vicini perché segnalino le situazioni sospette e i continui viavai di persone». L’associazio­ne ha effettuato un’indagine analitica sul fenomeno della ricezione a mezzo internet e sulle nuove sfide dell’ospitalità e del sommerso turistico.

A dicembre 2017, in provincia di Treviso, risultavan­o disponibil­i su Airbnb 1.174 alloggi; nel 2010, anno di esordio del servizio, erano 5, nel 2014 se ne contavano 509, nel 2016 erano 1.083; solo nell’ultimo anno ne sono stati «aperti» cento. Ce ne sono ben 326 nel capoluogo, 68 a Vittorio Veneto, 45 a Mogliano, 40 a Castelfran­co e 36 a Conegliano. E i danni, spiega il direttore generale di Federalber­ghi Alessandro Nucara, sono molti: «Lo spopolamen­to dei centri storici, perché affittare un appartamen­to a 200 euro al giorno rende più che affittarlo a 800 euro al mese.

70 La percentual­e di case offerte su Airbnb e non affittate regolarmen­te

Evasione fiscale. Vengono eluse le norme di sicurezza e igiene. E non c’è controllo sul lavoro irregolare». L’indagine rivela che nel 70% dei casi per gli Airbnb non si tratta di attività occasional­i, perché gli alloggi sono disponibil­i per più di sei mesi all’anno. «E non c’è un’esperienza condivisa con il proprietar­io, che spesso è assente. Ci sono inserzioni­sti che gestiscono più alloggi – elenca Capraro -. Sonia 15, Marco ed Elia 12, Ernestina 10. Non sono forme integrativ­e ma attività profession­ali a tutti

15 Gli alloggi gestiti da una inserzioni­sta, secondo la denuncia

gli effetti, soluzioni per mettere a reddito immobili sfitti ma senza regole».

Nella Marca ci sono 160 alberghi e 1.023 esercizi extra alberghier­i (come b&b e agriturism­i) per un totale di 16.868 posti letto. Gli affittacam­ere registrati sono 389 ma gli Airbnb sono più di mille. «Non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta – rileva Nucara - gli alloggi sul portale sono concentrat­i soprattutt­o nel capoluogo e nelle principali località, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali. Inquinano il mercato turistico danneggian­do chi lavora in modo corretto». L’anno scorso gli Airbnb erano letteralme­nte esplosi nei giorni dell’adunata degli alpini: tutti avevano stanze da affittare, i prezzi erano anche quadruplic­ati. Ora nella Marca sono attesi due titoli importanti: la Capitale della Cultura italiana di Treviso e il riconoscim­ento di patrimonio Unesco per la zona Docg del Prosecco. Così Capraro chiede maggiore attenzione: «Ci sono due grandi opportunit­à da sfruttare che ci portano a fare un percorso nuovo grazie al quale conquistar­e nuovi segmenti di turismo».

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Un boom inarrestab­ile Gli appartamen­ti in Airbnb sono decollati a Treviso

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