Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ragazzi, proteggete le vostre vite»
L’addio a Massimo e l’appello del parroco: «Siate prudenti sulla strada»
SAN FIOR Le rose appoggiate sull’altare dai compagni di scuola. I palloncini bianchi sciolti e fatti salire in cielo. E tanti ragazzi, giovani e giovanissimi, con gli occhi colmi di dolore ai quali il parroco ha lanciato un monito: «Pensate alla vostra vita come a una realtà preziosa e proteggetela». Queste le parole di don Roberto Camillotti per tributare l’addio a Massimo Pizzol, il 18enne morto all’alba di domenica in un incidente stradale in via Europa, a San Fior.
Il ragazzo era a bordo della sua Fiat Punto insieme all’amico e coetaneo Riccardo Covre quando l’auto si è scontrata con una Peugeot 208. Massimo è morto sul colpo, Riccardo è rimasto ferito gravemente. Tantissime le persone che hanno affollato la piccola chiesa di San Fior di Sotto e che si sono strette ai genitori Flavio e Sabrina, e al fratello maggiore Marco. Decine gli amici del ragazzo che hanno ascoltato in silenzio l’omelia del sacerdote, che ha voluto anche ricordare le parole di Flavio, il papà di Massimo: «Se c’è una consolazione per noi è che chi era in auto con Massimo è vivo». Don Roberto ha poi parlato degli incidenti stradali: «La vita non è una macchinetta, è qualcosa di più grande di noi, sempre. Ogni anno 3.500 persone muoiono in incidenti, la maggior parte ha tra i 20 e i 24 anni. Incidenti che non accadono solo alle 4 di mattina. Tirate voi le conseguenze». Si è rivolto direttamente agli amici del giovane dicendo loro: «Il servizio più grande che potete fare all’amicizia che avevate con Massimo è quello di pensare a quanto è preziosa è la vostra vita. Mi piace pensare che oggi Massimo ci scruti dentro, iniziando una nuova vita. Voglio pensare che ancora che vive e sorride».
Migliaia di persone muoiono in incidenti, la vita non è una macchinetta