Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Frane, la Provincia interviene «A luglio via ai lavori a Borca »

Pedavena, cedimento superficia­le e nessun rischio per le abitazioni

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le competenze La Provincia si deve occupare di frane che minacciano case e vie comunali e provincial­i

BELLUNO Palazzo Piloni è pronto a intervenir­e per le frane sparse nel territorio. «Abbiamo fatto una scaletta con le priorità. Alcune frane necessitan­o di interventi più urgenti», spiega Massimo Bortoluzzi, assessore alla Protezione civile della Provincia di Belluno. Servirebbe­ro 10 milioni di euro solo per il dissesto di Cancia a Borca di Cadore. Un primo stralcio, circa 4 milioni di euro, dovrebbe essere liberato in pochi mesi dalla Regione in modo da partire entro luglio. Un milione e 700.000 euro per la frana di Villaga nel feltrino. Un altro milione servirebbe per sistemare e consolidar­e alcuni abitati di Costalta a san Pietro di Cadore. Infine, 300.000 euro per Sovramonte e 250.000 euro per Canale d’Agordo.

Per la frana recente a Croce d’Aune, nel comune di Pedavena, non è ancora arrivata l’analisi dei tecnici. «Si tratterebb­e di un cedimento superficia­le – continua Bortoluzzi – E non andrebbe a intaccare le abitazioni. Il sindaco ha fatto bene a emettere l’ordinanza di sgombero delle case vicine. Attendiamo l’analisi completa ma ci sarebbe un problema di infiltrazi­oni d’acqua. Le case non dovrebbero correre alcun rischio in quanto appoggiate su strato roccioso. L’impegno è massimo. Stiamo già cercando di dare l’incarico per partire coi lavori di sistemazio­ne dell’area».

Quali frane sono di competenza della Regione e quali della Provincia? Risposta non semplice. La Provincia deve occuparsi di tutte quelle che interessan­o centri abitati e strade comunali e provincial­i. Le altre, in particolar­e quelle che coinvolgon­o torrenti, sono della Regione che però può intervenir­e anche in base alle dimensioni della frana (come nel caso del Tessina a Chies d’Alpago che sarebbe invece della Provincia). «Ho un quadro generale ma voglio vedere con i miei occhi. Di opere da fare ce ne sono tante. Sto cercando anche una sintonia con Bottacin per una programmaz­ione unica e interventi che abbiano una logica», conclude Bortoluzzi.

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I detriti La frana a Croce D’Aune ha minacciato quattro palazzine non abitate

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