Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Vice primario si uccide sulle scale
PADOVA Il vice primario di otorinolaringoiatria Riccardo D’Eredità, dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, si è tolto la vita a Padova, impiccandosi sulle scale di casa. All’origine problemi familiari.
PADOVA La tragica notizia della scomparsa di Riccardo D’Eredità all’Ospedale San Bortolo di Vicenza è arrivata ieri verso mezzogiorno. A trovare il corpo esanime del vice primario di Otorinolaringoiatria un vicino di casa. Riccardo D’Eredità aveva 53 anni e si è impiccato sulle scale nell’androne del palazzo dove viveva a Padova insieme alla compagna e al figlio piccolo. Non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il tragico gesto, che sarebbe riconducibile a problemi familiari legati ai due divorzi con gli oneri che ne conseguono e l’amore difficile con l’ultima compagna. Il medico era molto conosciuto a Vicenza, dove lavorava dal 1998. «Solo martedì avevamo parlato dei progetti futuri da sviluppare e ha lavorato con il grande entusiasmo fino alle ultime ore, da qui il mio grande sgomento: nessun sentore, un fatto imprevisto» spiega il dottor Roberto Saetti, direttore dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria al San Bortolo. In ospedale ne parlano come di uno specialista di talento, il «dottore dell’orecchio bionico» che aveva portato in Italia l’esperienza maturata negli Stati Uniti, il medico dei piccoli miracoli che aveva fatto «sentire» i pazienti sordi. Fino al 2016 aveva già inserito una trentina di impianti elettronici ad adulti e bambini. Suo, dal 2002, il brevetto internazionale e statunitense su un nuovo sistema di ventilazione dell’orecchio medio riassorbile. Nell’ambiente era soprannominato «il principe». A ricordarlo Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Ulss 8 Berica: «La notizia ci ha colpito profondamente, anche perché non avevamo avuto nessuna avvisaglia, anzi il dottor D’Eredità era un medico molto impegnato e con tanti progetti per il futuro. Era anche molto apprezzato dai pazienti e dai suoi colleghi, uno specialista che si è sempre distinto per la competenza e la sensibilità, come dimostra il suo impegno verso i pazienti pediatrici».