Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gurion mobili, morto l’operaio caduto dal tetto
CESSALTO La caduta dal tetto, otto giorni di agonia e il decesso. Non ce l’ha fatta Rudi Piovesan, 48enne, dipendente della M.&.B. di Cessalto, vittima il 29 gennaio scorso di un gravissimo infortunio sul lavoro. Il muratore si è spento ieri mattina, all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove era stato ricoverato in gravissime condizioni subito dopo l’incidente. Piovesan era dipendente di un’impresa edile e, il pomeriggio del 29 gennaio, stava lavorando sul tetto del mobilificio Gurion, in via Isonzo a Cessalto. Stava sostituendo alcune lastre di vetroresina quando la copertura dello stabile avrebbe ceduto, facendolo precipitare al suolo da un’altezza di circa sette metri. Un volo al termine del quale il 48enne aveva sbattuto violentemente a terra provocandosi gravi lesioni craniche. Subito soccorso dai sanitari del Suem 118, era stato trasferito all’ospedale di Treviso dove i medici hanno tentato di tutto per salvargli la vita. Le sue condizioni erano apparse disperate fin dall’inizio. Piovesan aveva riportato la frattura della scatola cranica e un’estesa emorragia. I medici avevano indotto il coma farmacologico dal quale però il muratore non si è più svegliato e le conseguenze del trauma cranico, ieri, lo hanno portato alla morte. Sull’incidente la procura aveva aperto un fascicolo per lesioni colpose che sarà ora modificato in omicidio colposo. Gli accertamenti nel capannone del mobilificio sono stati affidati agli ispettori dello Spisal che dovranno chiarire la dinamica dell’incidente sul lavoro e se tutte le misure di sicurezza fossero state rispettate. Non è escluso che, nelle prossime ore, la procura disponga l’autopsia sul 48enne per stabilire la causa della morte. Con Piovesan, sale a quattro il numero dei morti sul lavoro in poco più di un mese. Dopo Daniele Zamuner, 54enne operaio della Zanutta di Casier, Leonardo Semenzato 50enne muratore di Arcade e Franco Zanellato operaio 54enne della Supercar di Villorba. Un dato che dimostra un aumento preoccupante degli infortuni mortali, che ha già portato il prefetto Laura Lega, su richiesta della Cgil, a convocare un tavolo sulla sicurezza sul lavoro, martedì scorso a Treviso. Rudi Piovesan viveva a Cessalto dove era molto conosciuto e stimato. Era orfano di padre dalla nascita, lascia la madre Nilla e i fratelli Loris e Moreno. (m.cit.)