Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Autonomia e spopolamento Le priorità per i candidati
Elezioni politiche, ecco i temi comuni ai 22 aspiranti parlamentari Domani il confronto pubblico organizzato da «Vivaio Dolomiti»
De Menech (Pd) Ricorderò 15 cose fatte Presenterò altrettante che mi propongo di fare
BELLUNO Autonomia e lotta allo spopolamento. Sono i temi più diffusi tra i 22 candidati bellunesi alle elezioni politiche del 4 marzo in cui verranno rinnovati Camera e Senato. Domani sera, alle 18 al Centro «Giovanni XXIII» in piazza Piloni, si svolgerà un incontro pubblico organizzato da «Vivaio Dolomiti».
Una delle nove sedie sul palco sarà riservata a Roger De Menech, candidato Pd all’uninominale alla Camera e deputato uscente. «La mia è una campagna elettorale sulla concretezza — chiarisce De Menech — Poche fantasie. Domani presenterò parte del mio programma, simile per alcuni aspetti al nazionale: 15 cose fatte e 15 progetti da realizzare. Viabilità, mobilità, treno. Ma anche agricoltura: una delle prime cose che faremo nella prossima legislatura sarà rilanciare la battaglia sull’etichettatura dei prodotti per affermare un’idea del consumo consapevole e della tracciabilità e chiarezza della filiera. Nel Bellunese dovremo lavorare per creare un distretto biologico».
Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore da nove anni e candidata all’uninominale e al plurinominale alla Camera per «Liberi e uguali» (Leu), porterà invece il tema della montagna e dell’autonomia. «Faccio solo questo esempio — spiega la Buzzo — Una ragazza del Comelico che vuole partorire all’ospedale di Belluno, in assenza dell’elicottero notturno e durante la stagione turistica o ancor peggio quando nevica, ci mette quasi due ore per raggiungerlo. La situazione deve cambiare. Insisteremo sull’autonomia. La Provincia poi deve tornare a essere elettiva». Partiti diversi, ma idee simili. Domani ci sarà anche Federico D’Incà, capolista al proporzionale alla Camera per il M5s. «Esporrò le nostre idee dal punto di vista economico per il rilancio del Bellunese — dice D’Incà — Bisogna fare in modo che vi sia un miglioramento del turismo sulle nostre montagne. La nostra cultura e la nostra tradizione devono rimanere qui e non svanire nel nulla nei prossimi 50-60 anni. E poi l’autonomia. Solo così possiamo avere dei tagli di spesa importanti e raccogliere le effettive istanze del territorio e dei cittadini, continuando il processo costituzionale degli articoli 116 e 117».
La parola d’ordine per Raffaella Bellot, candidata al proporzionale alla Camera per «Noi con l’Italia» sarà «territorio montano». «Bisogna avviare politiche a sostegno delle terre alte per dare risposte concrete ai cittadini. I temi più importanti sono la defiscalizzazione, la sburocratizzazione, la difesa delle piccole e medie imprese e degli imprenditori giovani» commenta la Bellot.
Oltre a loro al Centro «Giovanni XXIII» anche Dario Bond (Forza Italia), Paolo Saviane e Mirco Badole (Lega), Monica Mazzoccoli e Luca De Carlo (Fratelli d’Italia).
Mirco Badole, candidato all’uninominale alla Camera per la Lega e sindaco di San Gregorio nelle Alpi: «Il nostro programma rimane legato al nazionale. Ci sono temi a cui tengo di più come la sicurezza e il contrasto all’immigrazione clandestina. Ma di argomenti ce ne sono tanti. Spero venga fuori la questione autonomia. Abbiamo un referendum da attuare». Stasera alle 20 al bar «Casot» di Feltre i candidati della Lega.
Badole (Lega) Sicurezza e contrasto all’immigrazione clandestina i miei cavalli di battaglia
D’Incà (M5S) Adesso deve migliorare il turismo sulle nostre montagne
Buzzo (Leu) Bisogna tutelare la salute e non solo di chi vive in montagna