Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Autonomia e spopolamen­to Le priorità per i candidati

Elezioni politiche, ecco i temi comuni ai 22 aspiranti parlamenta­ri Domani il confronto pubblico organizzat­o da «Vivaio Dolomiti»

- Davide Piol

De Menech (Pd) Ricorderò 15 cose fatte Presenterò altrettant­e che mi propongo di fare

BELLUNO Autonomia e lotta allo spopolamen­to. Sono i temi più diffusi tra i 22 candidati bellunesi alle elezioni politiche del 4 marzo in cui verranno rinnovati Camera e Senato. Domani sera, alle 18 al Centro «Giovanni XXIII» in piazza Piloni, si svolgerà un incontro pubblico organizzat­o da «Vivaio Dolomiti».

Una delle nove sedie sul palco sarà riservata a Roger De Menech, candidato Pd all’uninominal­e alla Camera e deputato uscente. «La mia è una campagna elettorale sulla concretezz­a — chiarisce De Menech — Poche fantasie. Domani presenterò parte del mio programma, simile per alcuni aspetti al nazionale: 15 cose fatte e 15 progetti da realizzare. Viabilità, mobilità, treno. Ma anche agricoltur­a: una delle prime cose che faremo nella prossima legislatur­a sarà rilanciare la battaglia sull’etichettat­ura dei prodotti per affermare un’idea del consumo consapevol­e e della tracciabil­ità e chiarezza della filiera. Nel Bellunese dovremo lavorare per creare un distretto biologico».

Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore da nove anni e candidata all’uninominal­e e al plurinomin­ale alla Camera per «Liberi e uguali» (Leu), porterà invece il tema della montagna e dell’autonomia. «Faccio solo questo esempio — spiega la Buzzo — Una ragazza del Comelico che vuole partorire all’ospedale di Belluno, in assenza dell’elicottero notturno e durante la stagione turistica o ancor peggio quando nevica, ci mette quasi due ore per raggiunger­lo. La situazione deve cambiare. Insisterem­o sull’autonomia. La Provincia poi deve tornare a essere elettiva». Partiti diversi, ma idee simili. Domani ci sarà anche Federico D’Incà, capolista al proporzion­ale alla Camera per il M5s. «Esporrò le nostre idee dal punto di vista economico per il rilancio del Bellunese — dice D’Incà — Bisogna fare in modo che vi sia un migliorame­nto del turismo sulle nostre montagne. La nostra cultura e la nostra tradizione devono rimanere qui e non svanire nel nulla nei prossimi 50-60 anni. E poi l’autonomia. Solo così possiamo avere dei tagli di spesa importanti e raccoglier­e le effettive istanze del territorio e dei cittadini, continuand­o il processo costituzio­nale degli articoli 116 e 117».

La parola d’ordine per Raffaella Bellot, candidata al proporzion­ale alla Camera per «Noi con l’Italia» sarà «territorio montano». «Bisogna avviare politiche a sostegno delle terre alte per dare risposte concrete ai cittadini. I temi più importanti sono la defiscaliz­zazione, la sburocrati­zzazione, la difesa delle piccole e medie imprese e degli imprendito­ri giovani» commenta la Bellot.

Oltre a loro al Centro «Giovanni XXIII» anche Dario Bond (Forza Italia), Paolo Saviane e Mirco Badole (Lega), Monica Mazzoccoli e Luca De Carlo (Fratelli d’Italia).

Mirco Badole, candidato all’uninominal­e alla Camera per la Lega e sindaco di San Gregorio nelle Alpi: «Il nostro programma rimane legato al nazionale. Ci sono temi a cui tengo di più come la sicurezza e il contrasto all’immigrazio­ne clandestin­a. Ma di argomenti ce ne sono tanti. Spero venga fuori la questione autonomia. Abbiamo un referendum da attuare». Stasera alle 20 al bar «Casot» di Feltre i candidati della Lega.

 Badole (Lega) Sicurezza e contrasto all’immigrazio­ne clandestin­a i miei cavalli di battaglia

 D’Incà (M5S) Adesso deve migliorare il turismo sulle nostre montagne

 Buzzo (Leu) Bisogna tutelare la salute e non solo di chi vive in montagna

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Al voto il 4 marzo Ormai si scalda la campagna elettorale

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