Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Caparezza, «prisoner» live Il pop diventa autoanalisi
Il cantante di Molfetta sabato alla Zoppas Arena di Conegliano
Ognuno ha la sua prigione. E sabato alla Zoppas Arena di Conegliano, Caparezza spiegherà, in musica, come vi si può evadere (Treviso, ore 21, info www.zedlive.com). A tre anni di distanza da «Museica», il cantante di Molfetta è tornato sulla piazza con un nuovo album e un nuovo tour incentrato sul disco «Prisoner 709», anticipato dal singolo che porta lo stesso titolo. L’album è stato registrato in studio nella sua città in provincia di Bari, dopo di che Michele Salvemini, vero nome del cantautore, è volato a Los Angeles per il mixaggio dei pezzi, avvalendosi della competenza di Chris Lord-Age (Bruce Springsteen, Joe Cocker e Green Day). All’album hanno collaborato anche Max Gazzè, John De Leo e Darryl Mc Daniels dei Run Dmc. «“Prisoner 709” è un album sulla mia prigionia. Il ruolo centrale di questo disco è lo zero che ha la forma del disco stesso e che rappresenta la scelta tra una parola di 7 lettere e una di 9 come Michele o Caparezza – spiega il cantante - ogni traccia di questo disco ha un suo 709, “libertà o prigionia”, “aprirsi o chiudersi”, “compact o streaming”. L’album è un percorso di autoanalisi che parte da una situazione di disagio per arrivare alla fine alla sua accettazione». Il concept sulla reclusione si snoda attraverso la simbologia numerica, presente in tutto il disco: c’è il prigioniero 666, il 6245, che è la data di nascita di Bob Marley, e il 68 (interpretato dallo stesso Caparezza) che è l’anno delle contestazioni giovanili. Il nuovo singolo Una chiave racconta un incontro del rapper con il se stesso bambino. Come spiegato da Caparezza, «parlo con lui cercando di infondergli la sicurezza che non ha mai avuto. Ma il piccolo ha inaspettatamente più coraggio di me e mi suggerisce di rinchiuderlo definitivamente nel passato. Forse è questa la chiave». Anche per questo il concerto che si vedrà sabato alla Zoppas Arena sarà diverso da quelli dei tour precedenti tanto che, secondo Caparezza, «si può pensare come a un musical, con scenografie, ballerini e coristi». Lo spettacolo sarà strutturato in due parti, la prima dove il cantante presenterà i brani del nuovo disco, raccontando la storia della sua prigionia interiore, e la seconda, dove Caparezza, ormai libero, proporrà i pezzi del suo ampio repertorio.