Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’uomo startup diventato partito «Per i giovani»
Il veronese Dusi è riuscito a raccogliere 25mila firme e punta alla Camera
Una start up ceduta per 20 milioni alla Smartbox e un nuovo presente nel no profit. E pure nella politica. Il veronese Andrea Dusi fonda il partito «10 volte meglio» presente alle prossime politiche in 10 regioni: «Faremo 20 deputati».
TREVISO Ha una matrice tutta veneta il concetto di «start up politica», per così dire. Nasce infatti dall’imprenditore Andrea Dusi, quarantenne veronese, la lista «10 volte meglio» presente, solo per la Camera, in tutti i collegi veneti ma anche in altre 9 regioni italiane. Lui è il «mago delle emozioni» visto che un anno fa ha venduto alla Smartbox per la modica cifra di 20 milioni di euro la sua start up «Emozioni3», ramo «cofanetti regalo». L’avventura politica parte in un certo senso da lì.
«Dopo aver venduto - spiega Dusi - ho fondato con la mia socia Cristina Pozzi, un’attività no profit, Impact School con l’Università di Verona e lavorando con i ragazzi mi sono accorto che non sopportavo la loro rassegnazione verso un futuro già scritto: stare in Italia e non avere aspettative o emigrare». Una sensazione nota visto che Dusi si è diviso fra Verona e la Silicon Valley per anni. E allora lo scorso agosto prende in mano il telefono e raccoglie adesioni al suo «partito apartitico», ci si passi il bisticcio. Storia nota da Berlusconi al sindaco di Venezia Brugnaro alla meno fortunata avventura del padovano Luigi Sposato candidato sindaco ma stavolta colpisce l’organizzazione e la velocità d’attuazione. Un po’ di social, certo, ma soprattutto tante cene, incontri, caffè e il buon vecchio passaparola soprattutto in alcune fasce: imprenditori, medici, esperti di nuove tecnologie, avvocati, ma anche educatori ed esperti di turismo. Et voilà, dall’8 gennaio e in meno di due settimane e senza un documento fuori posto, a Dusi riesce la magia: oltre 25 mila firme. Uno scoglio che ha rischiato di lasciare al palo movimenti ben più strutturati come quello di Emma Bonino. Merito della forma mentis imprenditoriale, vien da dire. E così, la macchina di «10 volte meglio» (intesa come un’Italia che potrebbe viaggiare 10 volte più veloce) si mette in moto. Ieri la presentazione di alcuni candidati veneti capitanati da Lucio Gomiero, amico e partner di Dusi in Emozioni3 a Treviso. La selezione racconta egregiamente il taglio eclettico dei candidati. Oltre a Gomiero, un manager che vanta un curriculum fitto di nomi come Deutsche Bank, Ferrero e Benetton, spicca Mattia Crespi, di mestiere «futurologo». E non è uno scherzo, Crespi lavora a Palo Alto per l’Institute for the future, insomma, studia i piccoli segnali che porteranno a rivoluzioni in campi come l’ecosistema, l’economia e la qualità della vita delle persone. Un mestiere che forse qui ancora non c’è. Con lui la moglie, educatrice, un’avvocato mamma di tre figli, un imprenditore «di seconda generazione» e un giovane startupper, Lorenzo Polentes che dalla start up Every Ride in giù ha vinto una ventina di premi internazionali, fra gli altri. Il minimo comun denominatore per candidati che al 95% non hanno mai fatto politica è, spesso, aver trascorso molto tempo all’estero per lavoro. «Un punto di vista - spiega Gomiero - che cambia la prospettiva». E alla nuova prospettiva, dice Dusi, è servito «molto coraggio, perché ne serve tanto per creare un partito indipendente». Tre le macro aree del programma di Dusi: turismo «è un’eresia che tra le prime 10 città turistiche al mondo non ce ne sia una italiana». Poi c’è l’istruzione «a partire dall’insegnamento del lavoro di gruppo a scuola, come si fa all’estero ma anche della robotica». E, ça va sans dire, tecnologia, «per tentare di colmare il gap che già scontiamo». E fra i big nazionali nomi come quello di Piera Levi Montalcini, presidente dell’omonima associazione, Flavia Bustreo, fino allo scorso anno direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità o Stefano Benedikter, imprenditore che a 32 anni vanta mille dipendenti in Africa dove applica le nuove tecnologie all’agricoltura bio.