Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rovigo, visite all’ospedale vietate ai politici: «Siamo in campagna elettorale»
ROVIGO Visite agli ospedali e a strutture sanitarie dell’azienda Usl 5, distretto polesano, vietate ai politici durante la campagna elettorale. È il veto posto dal direttore generale dell’azienda sanitaria di Rovigo e provincia, Antonio Compostella. Niente propaganda elettorale in vista delle Politiche del 4 marzo. La scelta del numero uno del distretto sanitario polesano è stata fatta dopo aver ricevuto nei giorni scorsi dal Movimento Cinque Stelle di Adria la richiesta formale di poter visitare l’ospedale locale. A sottoscrivere la richiesta di visita ai diversi reparti del nosocomio adriese, la consigliera pentastellata in Comune ad Adria, Elena Suman ed Emanuele Cozzolino candidato alla Camera per il Movimento con l’Uninominale di Rovigo. «In tutta la sanità regionale è prassi consolidata fare tutto il possibile perché i luoghi di cura non vengano coinvolti in iniziative non istituzionali – spiega Compostella – Che lungi dalla volontà dei richiedenti, potrebbero comunque essere interpretate come attività politica o elettorale all’interno di una struttura di cura». Il dg conferma però al M5s e agli altri partiti politici che vorranno la possibilità di visitare l’azienda sanitaria dopo il voto. Pronta la replica del Movimento 5 Stelle, tramite Elena Suman: «Sono allibita. Prendo atto della scelta del direttore, ma è esagerato parlare di strumentalizzazione – spiega- durante la campagna referendaria per l’autonomia del Veneto, non mi pare che all’interno dell’azienda sanitaria questa regola del non fare politica in ospedale sia stato rispettato». Caso, quello degli spot referendari nei banner dei siti istituzionali delle Usl Venete (Usl5 compresa) per il sì all’autonomia del Veneto tre giorni prima del voto il 22 ottobre 2017, segnalata in consiglio regionale dalla grillina Patrizia Bartelle e a cui l’Autorità per il garante nelle comunicazioni ha dato ragione. (na.cel.)