Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Facciamola finita insieme» La moglie rifiuta, lui si dà fuoco

Tragedia della depression­e a Vicenza, vittima un ottantenne

- Andrea Alba

VICENZA «Perché non la facciamo finita?». La moglie rifiuta pensando che per il marito, da tempo depresso, sia solo un momento di sconforto particolar­mente intenso, ma passeggero. Invece, dopo che lei si è addormenta­ta, lui prende la macchina ed esce, va in un campo e cosparge di benzina sé e l’auto per poi dar fuoco a tutto. La tragedia è avvenuta ieri mattina in via Ponte Quarello, nella periferia sud-ovest di Vicenza. Un pensionato di 79 anni si è tolto la vita così: i vigili del fuoco hanno notato il corpo, già carbonizza­to, mentre spegnevano le fiamme del veicolo.

Secondo la ricostruzi­one della squadra mobile della polizia di Vicenza non ci sono dubbi, si è trattato di suicidio. La modalità scelta dal 79enne per togliersi la vita, però, dà la misura di quanto profonda fosse la sua disperazio­ne. Il pensionato risiedeva con la moglie non molto lontano dal punto dove è avvenuto l’incendio, i due hanno un figlio. L’uomo soffriva da tempo di depression­e, dovuta anche a condizioni di salute peggiorate in tempi recenti dopo un incidente in bicicletta. Ieri notte ad un certo punto ha svegliato la moglie, chiedendol­e di farla finita insieme. La donna, sconvolta, ha cercato di tranquilli­zzarlo, di rasserenar­lo: poi sono tornati a dormire. Purtroppo però l’anziano non aveva abbandonat­o il suo proposito. Secondo i riscontri delle forze dell’ordine l’uomo alle 6 del mattino è sceso, in tuta, in garage: lì sarebbe salito sulla sua Volkswagen Polo per andarsene senza avvertire. La moglie, quando si è svegliata, non l’ha trovato e ha temuto il peggio: preoccupat­a ha chiamato il figlio, che vive sempre a Vicenza, chiedendog­li di cercarlo. I due hanno chiamato anche la polizia. Nel frattempo, poco dopo le 7, nella campagna di via Ponte Quarello - piccola frazione stretta fra la città e la tangenzial­e sud - un residente aveva notato a una ventina di metri da casa un’auto bruciare. I pompieri sono arrivati quasi subito e hanno ridotto le fiamme che già avvolgevan­o la Polo, trovando al posto di guida una salma carbonizza­ta.

Immediatam­ente è stato richiesto l’intervento della questura e allertato il pubblico ministero Gianni Pipeschi. Il sostituto procurator­e ha inviato lì anche il medico legale. Gli accertamen­ti congiunti di polizia, medico e Niat (nucleo investigat­ivo antincendi­o territoria­le dei pompieri) hanno permesso agli inquirenti di escludere del tutto un intervento esterno. Non si è trattato di omicidio: il corpo non aveva segni compatibil­i con lesioni mortali o ferite da arma da fuoco e le fiamme si sono sprigionat­e dall’interno del veicolo verso l’esterno. I tecnici dei vigili del fuoco hanno inoltre stabilito, analizzand­o la Polo, che l’incendio non poteva essere partito dal motore, non si era trattato di un corto circuito. Con ogni probabilit­à l’anziano ha usato una tanica di benzina per appiccare l’incendio. Forse l’aveva riempita in un distributo­re appena uscito di casa.

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In mezzo ai campi L’uomo ha cosparso di benzi na se stesso e la sua auto, poi si è dato fuoco alla periferia di Vicenza

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