Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Carnevale, troppi limiti la legge va cambiata»

Effetto numero chiuso sugli eventi

- di Gloria Bertasi

VENEZIA Se aumenterà il numero di spettatori o se i controlli saranno allentati non è ancora chiaro ma una cosa è certa: Venezia proporrà a Roma una sua strategia per garantire sicurezza mitigando le rigide norme introdotte dopo il caos di Torino per la finale della Champions e che hanno imposto, per la prima volta, il numero chiuso al Carnevale.

Non è però solo Venezia a chiederlo, dieci giorni fa i sindaci delle quattordic­i città metropolit­ane, riuniti in laguna, hanno già chiesto al Ministero regole meno severe e ora lo chiede l’Associazio­ne dei Comuni (Anci).

Addirittur­a, i primi cittadini della Riviera del Brenta hanno denunciato che le norme in vigore impediscon­o di organizzar­e qualsiasi evento, persino una sagra. «Viste le richieste di Anci e dei sindaci, abbiamo deciso di portare avanti un’iniziativa su scala metropolit­ana, - spiega il comandante della polizia municipale Marco Agostini - sottoporre­mo al Ministero una proposta di rivedere le norme che garantisca sicurezza ma anche spettacoli e feste, non appena sarà finito il Carnevale ci metteremo al lavoro».

Ha tirato la giacchetta al governo anche «l’Aquila» Renzo Rosso, poco prima di volare dal campanile di San Marco su un pubblico di sole 20 mila persone (negli anni passati erano tra le 50 e le 80 mila), ha commentato: «La sicurezza è senz’altro la priorità ma non bisogna esagerare, si rischia di far perdere l’intensità del pubblico che dà molto calore all’evento». Il Carnevale veneziano è sempre stato a «entrata libera» come tutte le kermesse all’aperto, quest’anno invece agli appuntamen­ti clou, ossia la «Festa sull’acqua» a Cannaregio e i voli dell’Angelo e dell’Aquila, è stato ammesso un pubblico di fortunati, arrivati cioè prima che il tetto massimo di 20 mila persone fosse raggiunto. Gestire la macchina della sicurezza non è stato facile e l’anno prossimo, se non cambierann­o le cose, è facile che il Carnevale di San Marco sia cancellato, a meno che Roma non accetti le proposte di Venezia.

In realtà, sul numero chiuso la città è divisa, contro i 30 milioni di turisti che ogni anno invadono calli e campi qualcuno vorrebbe introdurlo e non solo a San Marco ma in tutto il centro storico, altri invece nicchiano. «È un cane che si morde la coda - dice Matteo Corvino, organizzat­ore d’eventi come il Ballo della Cavalchina alla Fenice - ma il problema del Carnevale ha radici lontane, è nato come una festa spontanea e culturale. Maurizio Scaparro (fine anni ’70 e inizio ’80, ndr) aprì tutti i teatri e si è trasformat­o in un business: andrebbe fermato, almeno un anno».

E se proprio il numero limitato è inevitabil­e, per Corvino, si disincenti­vino gli arrivi mordi e fuggi con escamotage carnascial­eschi: «Si facciano entrare in piazza solo quelli in maschera», conclude. L’Associazio­ne di piazza San Marco promuove a metà la nuova versione della kermesse.

«La situazione è migliorata - dice il presidente Claudio Vernier - quantomeno tutti potevano passare e sotto le Procuratie non c’era calca ma noi siamo contrari al “chi prima arriva, meglio alloggia”, sarebbe da introdurre la prenotazio­ne gratuita».

A Londra per i fuochi d’artificio di Capodanno sulle sponde del Tamigi serve il booking e i commercian­ti del salotto buono di Venezia sperano che sia introdotto anche qui. Promuove, ma non potrebbe essere altrimenti, il Carnevale 2018 il suo direttore artistico Marco Maccapani: «Il numero chiuso non è una scelta della città - sottolinea la sicurezza è stata gestita in modo esemplare e no, la festa non è stata rovinata, per un Carnevale “basso” (vicino al Natale, ndr) direi che è andato bene.

Nei week end gli hotel hanno raggiunto l’85 per cento di occupazion­e e per Ava, l’associazio­ne Veneziana Albergator­i, «consideran­do il periodo dell’anno, non ci si può lamentare».

Vernier (Associazio­ne di Piazza San Marco) Sarebbe una buona idea l’introduzio­ne della prenotazio­ne gratuita

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 ??  ?? Doge e Angelo In alto e a destra alcune immagini del Ballo del Doge. Nella foto a lato anche il prefetto di Venezia Carlo Boffi. Nella foto grande il volo dell’Angelo nella piazza blindata
Doge e Angelo In alto e a destra alcune immagini del Ballo del Doge. Nella foto a lato anche il prefetto di Venezia Carlo Boffi. Nella foto grande il volo dell’Angelo nella piazza blindata
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