Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Silvio Orlando nei «Lacci» di una generazione
Èil racconto di un dramma generazionale travestito da commedia Lacci, versione teatrale del romanzo di Domenico Starnone, «una sinfonia del dolore, perché questa storia ci parla di un carico di sofferenza che da una generazione si proietta su quella successiva con il suo bagaglio di errori, viltà, abbandoni, dolore appunto». Con queste parole Armando Pugliese, il regista, presenta la propria lettura della pièce interpretata da Silvio Orlando. Lo spettacolo è in programma al Teatro Comunale di Treviso domani alle ore 20.45, con repliche sabato 17 alle ore 20.45 e domenica 18 alle ore 16. Sabato alle 18 gli attori incontreranno il pubblico. In scena, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Nobile, Maria Laura Rondanini, Vanessa Scalera e Matteo Lucchini. Protagonista, una coppia di coniugi di mezza età: sposatisi giovani all’inizio degli anni Sessanta, hanno visto cambiare il mondo attorno a loro, e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia. Lui ora vive a Roma, innamorato di una giovane donna, e lei a Napoli con i figli, sentendo crescere dentro di sé sofferenza ed estraneità. Sciogliere i lacci invisibili che legano tra loro le persone è difficile e così la fuga si trasforma in un ritorno e in una amara constatazione del proprio fallimento esistenziale. Un microcosmo che riflette le problematiche e le crisi della società contemporanea.