Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Riecco Toscani Una rivoluzione a base di fiori
TREVISO Oliviero Toscani torna a firmare, dopo due decenni, una campagna pubblicitaria per la Benetton, al cui comando c’è nuovamente il fondatore Luciano: una «rivoluzione» a base di fiori.
TREVISO «La sua domanda mi fa ridere, abbia pazienza. La rivoluzione non si fa in un giorno». E come colloquio al telefono con Oliviero Toscani è anche uno fra quelli andati bene. La rivoluzione, anticipata da una nota ufficiale di United Colors of Benetton, è quella prossima ventura della campagna Primavera-Estate 2018, primo lavoro di cui il fotografo è tornato a occuparsi, dopo un’eclissi di due decenni.
Luciano Benetton è di nuovo presidente, dunque, e a governare Fabrica, epicentro di ogni scossa creativa della risorta Benetton delle origini, riecco Toscani. Qualche cenno su cosa accadrà era stato offerto all’attenzione del mondo il 31 gennaio scorso, nell’arena del pensatoio di Villorba, ribattezzato «Fabrica Circus». Un luogo destinato a rimanere aperto 24 ore al giorno in tutte le date dei prossimi calendari e da dove zampillerà inesauribile il magico flusso di immaginazione che restituirà vita, luce e colore a una Benetton assopita nell’imitazione dei concorrenti. E ieri le prime foto. Fiori fra i capelli di uomini, donne e bambini, bianchi, gialli e neri in un mondo ansioso di «pace, amore, uguaglianza, no gender, positività per tutte le persone, senza distinzioni di religione, orientamento sessuale e età».
Per chi abbia memoria del primo Toscani, quello che, con le sue immagini-choc, diede l’imprinting a un modo davvero esclusivo di comunicare per Benetton, la domanda più immediata è dove sia la differenza oggi rispetto ad allora. Bimbi biondi e neri che si abbracciano c’erano già stati, così come uomini in mutande che lavorano a maglia, malati di Aids morenti, preservativi colorati e baci fra sacerdoti e suore. Quelli nelle nuove foto saranno i loro figli, d’accordo, ma per il resto? «Ma voi non vi rendete neanche conto, parlando in modo educato - replica Toscani -, di cosa sia la nostra rivoluzione. Qui c’è gente che trema di voglia e di paura. I primi sono entusiasti e non stanno nella pelle, i secondi se la fanno sotto perché hanno terrore dei cambiamenti. La gente di solito non ha voglia di novi- tà». E trent’anni fa cosa c’era di diverso? «Non era assolutamente la stessa cosa, stiamo rimettendo in piedi una grande azienda, stravolgendo prodotto, negozi e sistema. Il fatto che Luciano Benetton sia tornato alla guida è di per sé una rivoluzione. C’è una vitalità assoluta. A suo tempo vedrete e capirete. Voi veneti...».