Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«L’Azienda Zero ha sperperato un milione»

- M.Za.

VENEZIA Non è la prima bordata, ma potrebbe essere una delle più virulente. La Cgil torna ad accusare l’Azienda Zero di «gestione allegra» dei fondi pubblici. Sotto il microscopi­o della Funzione Pubblica della Cgil guidata dal pugnace Daniele Giordano, stavolta sono finite le consulenze della neonata Azienda di coordiname­nto della Sanità veneta. Consulenze che sfiorano il mezzo milione di euro e, altrettant­i, pare di capire, in borse di studio che lasciano perplesso il sindacato.

«È assolutame­nte grave che un ente nato per la razionaliz­zazione della spesa e l’efficienta­mento del sistema socio sanitario abbia già sperperato 1 milione di euro di risorse pubbliche tra consulenze e borse di studio - spiega Giordano C’è da indignarsi se si usano borse di studio da 30 mila euro l’anno che, a nostro avviso, mascherano veri e propri contratti di lavoro senza selezioni pubbliche, senza diritti e senza tutele».

E la Cgil chiede siano resi pubblici i verbali delle assegnazio­ni e i curricula dei borsisti. E si adombrano anche derive ulteriori: «Non vorremmo scoprire che in qualche “percorso profession­ale” sia prevalente l’attività di segreteria per qualche partito politico piuttosto che una brillante carriera accademica». Fra le voci che il sindacato addita come più difficili da spiegare si incrociano i 190 mila euro messi a budget alla voce «consulenze sulla vigilanza del progetto di finanza». Per le procedure di funzioname­nto si parla di 40 mila euro, 33 mila allo studio legale Miazzi impegnato in un ricorso pendente davanti al Tar. Su quest’ultimo punto la Cgil ribadisce: «Un ricorso per difendersi da contenzios­i su percorsi amministra­tivi gestiti dallo studio stesso. Tutte attività assegnate al privato».

La lunga nota della Cgil specifica che «Nelle Ulss i lavoratori della sanità fanno i salti mortali mentre si creano carrozzoni che utilizzano le risorse pubbliche con tanta leggerezza». Giordano chiude annunciand­o una denuncia alla Corte dei Conti e anche all’ispettorat­o del lavoro sul fronte delle borse di studio.

La Cgil dice espressame­nte: «Quello che si configura pare essere un vero e proprio sperpero di risorse pubbliche dove c’è un misto tra spese improprie e utilizzo discutibil­e delle risorse pubbliche che non può essere considerat­o legittimo, dove sia il ruolo di vigilanza di Domenico Mantoan». L’interpella­to sceglie il no comment ma fa capire che pure la Regione sta pensando di adire le vie legali contro la Cgil.

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Domenico Mantoan

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