Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gioele Dix a Vicenza L’Odissea diventa un viaggio iniziatico

- Caterina Barone

Nasce da un progetto andato in onda con successo su Rai 5, dedicato ai capolavori della letteratur­a di tutti i tempi, ora ripreso e attualizza­to per il palcosceni­co da Gioele Dix, autore e interprete, il monologo Vorrei essere figlio di un uomo felice in calendario al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza domani alle 20.45. Filo conduttore sono i primi quattro canti dell’Odissea, nei quali Omero racconta del viaggio di Telemaco alla ricerca del padre Odisseo. Un viaggio iniziatico dove un ragazzo cerca di diventare uomo, di assumere i gesti e il ruolo del padre: una sorta di romanzo di formazione ante litteram, che segue il percorso esistenzia­le di Telemaco. Il giovane parte da Itaca alla ricerca del padre mai conosciuto, di cui non si hanno più notizie dalla fine della guerra di Troia. In un lungo itinerario per mare e per terra ricco di incontri rivelatori, il giovane prenderà consapevol­ezza di sé e del proprio destino. Ma il vero protagonis­ta del monologo è il rapporto padri e figli e il concetto stesso di paternità, ignorata, cercata o ritrovata, che Gioele Dix rivive alla luce della sua storia personale e familiare. E lo fa con leggerezza e ironia, quella che sempre contraddis­tingue i suoi monologhi, dove l’apparente levità lascia intravvede­re l’articolazi­one della riflession­e. Partendo da una vicenda letteraria fitta di simboli, l’attore si muove agilmente fra suggestion­i colte e rimandi alla contempora­neità.

 ??  ?? In scena A Sinistra, Gioele Dix, protagonis­ta di «Vorrei essere figlio di un uomo felice» A destra, Silvio Orlando, sul palcosceni­co del Comunale di Treviso con «Lacci»
In scena A Sinistra, Gioele Dix, protagonis­ta di «Vorrei essere figlio di un uomo felice» A destra, Silvio Orlando, sul palcosceni­co del Comunale di Treviso con «Lacci»

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