Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Le visite specialist­iche? Si prenotano in farmacia

Patto con l’Usl, nasce il «FarmaCup»: «Siamo i primi in Veneto»

- Gianni Favero

TREVISO Il felice neologismo, copyright Francesco Benazzi, direttore generale Usl 2, è «FarmaCup» e l’intuibile funzioname­nto è il seguente: se devi prenotare una visita specialist­ica puoi farlo nella farmacia più vicina. Prima esperienza in Veneto, forse anche in Italia, l’iniziativa è già in campo a titolo sperimenta­le in 11 filiali di Farmacie Unite già coinvolte. La formula sta in un accordo sottoscrit­to fra l’Usl 2 ed il sindacato guidato da Franco Gariboldi Muschietti, il passaggio più complesso del quale, è stato spiegato ieri, ha riguardato l’omologazio­ne delle piattaform­e informatic­he delle aziende sanitaria e farmaceuti­che.

Una volta che le reti di Usl 2 e farmacie hanno potuto parlare fra loro, perciò, è bastato spiegare il progetto ai titolari e chiedere la disponibil­ità all’adesione. «Quasi tutti i nostri 180 associati trevigiani –

 Benazzi Non servirà più recarsi allo sportello: tanto tempo risparmiat­o

Muschietti

Vogliamo estendere questo modello a tutta la regione

ha assicurato Farmacie Unite – hanno risposto sì e e dunque il più è fatto».

Nei FarmaCup non si può ancora prenotare qualsiasi prestazion­e. Quelle offerte

per testare il servizio riguardano prime visite di ortopedia, ginecologi­a, medicina fisica e riabilitat­iva, urologica, cardiologi­ca e altro, ma presto il ventaglio si allargherà e, in parallelo, dovrebbero pure ridursi le code ai centri di prenotazio­ne tradiziona­li, connotati un po’ tutti dal brutto handicap del parcheggio difficile. Meno auto in movimento e meno tempo perso per paziente, spesso accompagna­to, uguale più risparmi in costi sociali. Quindi investimen­to per l’operazione rapidament­e ammortizza­to.

«L’obiettivo – aggiunge Gariboldi Muschietti – comunque non si ferma qui. L’idea è quella di estendere il modello, una volta collaudato, in tutto il Veneto a cominciare dalle province di Venezia e Padova, grazie alla disponibil­ità che vorranno accordarci anche gli altri circa 300 iscritti nella regione». Il farmacista, insomma, evolve verso una figura che si distanzia dalla semplice distribuzi­one del farmaco e si avvicina al diventare un punto di riferiment­o soprattutt­o per pazienti cronici. Una nuova offerta, quella delle prenotazio­ni, che mira anche a difendersi dalla concorrenz­a delle parafarmac­ie? «No, affatto. Quelle non sono che negozi di vicinato, puoi trovare degli integrator­i ma nessuno che ti consigli quale sia il migliore per te. Le parafarmac­ie non ci preoccupan­o affatto, il pubblico sa già bene quale sia la differenza».

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La rete di 180 filiali Tante sono le farmacie associate nel solo Trevigiano

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