Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Una folla in lacrime dice addio a Eleonora Il parroco: «Ragazzi, non buttate via la vita»
SARMEDE Le rose bianche, centinaia di giovani, la squadra dell’Asd Calcio Sarmede presieduta da papà Graziano schierata in chiesa e le lacrime di don Riccardo per l’ultimo saluto a Eleonora. Si sono svolti ieri i funerali della 19enne, studentessa universitaria, morta otto giorni fa in un incidente a Fontanafredda dove, alla guida della sua Citroën Saxo si è scontrata con un furgone morendo sul colpo. Insieme a un compagno di studi si stava recando all’università di Udine, dove avrebbe dovuto sostenere un esame alla facoltà di Scienze e tecnologie alimentari.
La chiesa di Sarmede non è riuscita a contenere le persone arrivate a salutare la giovane, per questo la funzione è stata proiettata sullo schermo dell’oratorio parrocchiale. Al centro della pieve c’era la bara chiara, coperta da un cuscino di rose bianche con al centro un’unica rosa blu. Più volte, durante l’omelia, il parroco
Il feretro
don Riccardo Meneghel, che conosceva bene Eleonora, si è fermato con la voce rotta dal pianto. Difficile anche per lui vincere l’emozione, nel ricordare il carattere solare e gioioso della ragazza che per anni ha fatto l’animatrice al Grest e che ha sempre frequentato la parrocchia e l’oratorio.
«La morte di un giovane è qualcosa di innaturale» ha detto il sacerdote citando anche Sant’Agostino e rivolgendosi ai tanti amici e compagni di scuola: «Da questa sua vita colgo un chiaro monito in particolare per i giovani: la vita è un dono gratuito, che va vissuto senza sciuparne neanche un minuto».
Affranti i genitori Graziano e Nadia, la sorella Francesca e il fidanzato Lorenzo, che aveva condiviso con Eleonora gli anni di studi all’istituto alberghiero di Vittorio Veneto e con il quale la ragazza sognava un futuro.