Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Forestali assenteist­i risarcisco­no la Regione Ma da Venezia la riserva sull’accettazio­ne

- D. P.

BELLUNO Forestali pentiti risarcisco­no la Regione per le ore di assenteism­o. È cominciato ieri il processo che vede alla sbarra sei dipendenti del Servizio forestale regionale nel capoluogo accusati di falsa attestazio­ne in servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Si tratta di Lorenzo Pertoldi (60 anni), Fabio Da Re (47 anni), Rosanna Lunardon (59 anni), Antonio Palma (62 anni), tutti di Belluno, Claudio Tura di Brunico (Bolzano, 64 anni) e l’ex dirigente bellunese, ora a Venezia, Pierantoni­o Zanchetta (64 anni, accusato solo di omessa denuncia).

Ieri alcuni di loro hanno deciso di restituire quanto ricevuto per le ore in cui avrebbero dovuto essere al lavoro ed erano invece da un’altra parte.

La Regione, che si è costituita parte civile con l’avvocato Sebastiano Tonon di Venezia, si è riservata l’eventuale accettazio­ne. Le somme di denaro per ora rimangono ferme in deposito.

Intanto il processo andrà avanti. Il 2 novembre saranno sentiti quattro testi del Pubblico ministero. L’inchiesta dell’allora procurator­e capo Francesco Saverio Pavone era iniziata nel 2015. Nel mirino della Procura 12 dipendenti regionali dopo un esposto anonimo che evidenziav­a come alcuni forestali nella sede di via Caffi gestissero a loro piacimento il proprio orario di lavoro.

Nel processo abbreviato conclusosi nell’aprile 2017 erano cadute le accuse per sei di loro: Bruno De Benedet, Danilo Fersuoch, Francesco Frigimelic­a, Maria Fuss, Lorella Barrel, Luisa De Marchi. Per gli altri sei, invece, il processo è iniziato ieri.

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