Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sbocco a nord dell’A27 Imprenditori fiduciosi
Autostrada, convegno della Camera di Commercio
BELLUNO Un convegno nel capoluogo per rilanciare il proseguimento dell’autostrada A27 nello sbocco a nord. È l’idea della Camera di Commercio di Belluno-Treviso dopo le pressioni delle categorie economiche bellunesi, veneziane e trevigiane.
«C’è preoccupazione su quello che non sta avvenendo in vista dei Mondiali di sci alpino a Cortina nel 2021 — ha detto il presidente della Camera, Mario Pozza — Non è possibile impiegare otto ore di viaggio per arrivare in Ampezzo a causa di un po’ di neve. Colpa di chi non ha le catene, certo, ma non solo. Servono infrastrutture e manutenzione delle strade. Abbiamo un deficit importante che va recuperato. Per l’autostrada valuteremo proposte e progetti».
Se da una parte si preme per la realizzazione dell’opera, dall’altra si chiede tempo. «Abbiamo inviato una lettera al ministero dell’Ambiente chiedendogli di sottoporre a Via (Valutazione d’impatto ambientale, Ndr) tutte le circonvallazioni proposte per i Mondiali 2021 — ha ribattuto Luigi Casanova, vice-presidente Cipra — Su alcune siamo d’accordo, altre sono problematiche. Meglio aspettare un anno in più e risolvere il problema senza danni ambientali e paesaggistici».
E conclude il leader ambientalista Casanova: «Da 20 anni chiediamo un Piano per la mobilità alla Regione, per dare risposte alla montagna. Mai stato fatto. Finché non c’è uno studio specifico non ha senso parlare di prolungamenti di autostrade».
Intanto ieri in Camera di Commercio presentati i dati sull’economia bellunese nel 2017. Il saldo cumulato di posizioni di lavoro dipendente nei primi nove mesi resta negativo (-3.340). Ma c’è un recupero significativo rispetto a tre anni fa (-6.350 a settembre 2014).
«La situazione nei primi nove mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente è di netto miglioramento con una contrazione a Belluno delle aperture di crisi aziendali del 76%, da 17 a 4. Il numero di lavoratori coinvolti decresce del 47%» ha commentato Federico Calligari, responsabile del settore Statistica camerale.
Nell’intero anno la provincia ha perso 22 imprese, a causa di costruzioni (-49) e commercio al dettaglio (-28), ma è in miglioramento rispetto allo scorso anno (-119). Peggiorano i servizi alle imprese (da +21 a -14) e migliorano le attività di alloggio e ristorazione (da -5 a +15).
Positiva la produzione industriale che chiude il terzo trimestre con un +4,3%. Così come l’export che frena la sua corsa a +0,9% (+2,5% nei primi 9 mesi 2016). Diminuiscono gli inter-scambi con i Paesi extraeuropei (-4,9%) ma si rafforzano quelli nell’Ue (+7,4%). I maggiori contributi alla crescita dell’export dai macchinari (+6,6%), abbigliamento (+23,4%) e carpenteria metallica (+11,7%). Brusca frenata invece dei prodotti in gomma e plastica (-21,8%) e dell’occhialeria (-0,6%). Non sono ancora disponibili i dati sul turismo. Ma secondo Bankitalia la spesa dei viaggiatori stranieri nel Bellunese nei primi 10 mesi del 2017 ha già raggiunto il valore registrato per l’intero 2016 (131 milioni di euro).
Economia nel 2017 Meno crisi aziendali, migliora l’occupazione Occhialeria, frena l’export