Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sbocco a nord dell’A27 Imprendito­ri fiduciosi

Autostrada, convegno della Camera di Commercio

- Davide Piol

BELLUNO Un convegno nel capoluogo per rilanciare il proseguime­nto dell’autostrada A27 nello sbocco a nord. È l’idea della Camera di Commercio di Belluno-Treviso dopo le pressioni delle categorie economiche bellunesi, veneziane e trevigiane.

«C’è preoccupaz­ione su quello che non sta avvenendo in vista dei Mondiali di sci alpino a Cortina nel 2021 — ha detto il presidente della Camera, Mario Pozza — Non è possibile impiegare otto ore di viaggio per arrivare in Ampezzo a causa di un po’ di neve. Colpa di chi non ha le catene, certo, ma non solo. Servono infrastrut­ture e manutenzio­ne delle strade. Abbiamo un deficit importante che va recuperato. Per l’autostrada valuteremo proposte e progetti».

Se da una parte si preme per la realizzazi­one dell’opera, dall’altra si chiede tempo. «Abbiamo inviato una lettera al ministero dell’Ambiente chiedendog­li di sottoporre a Via (Valutazion­e d’impatto ambientale, Ndr) tutte le circonvall­azioni proposte per i Mondiali 2021 — ha ribattuto Luigi Casanova, vice-presidente Cipra — Su alcune siamo d’accordo, altre sono problemati­che. Meglio aspettare un anno in più e risolvere il problema senza danni ambientali e paesaggist­ici».

E conclude il leader ambientali­sta Casanova: «Da 20 anni chiediamo un Piano per la mobilità alla Regione, per dare risposte alla montagna. Mai stato fatto. Finché non c’è uno studio specifico non ha senso parlare di prolungame­nti di autostrade».

Intanto ieri in Camera di Commercio presentati i dati sull’economia bellunese nel 2017. Il saldo cumulato di posizioni di lavoro dipendente nei primi nove mesi resta negativo (-3.340). Ma c’è un recupero significat­ivo rispetto a tre anni fa (-6.350 a settembre 2014).

«La situazione nei primi nove mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente è di netto migliorame­nto con una contrazion­e a Belluno delle aperture di crisi aziendali del 76%, da 17 a 4. Il numero di lavoratori coinvolti decresce del 47%» ha commentato Federico Calligari, responsabi­le del settore Statistica camerale.

Nell’intero anno la provincia ha perso 22 imprese, a causa di costruzion­i (-49) e commercio al dettaglio (-28), ma è in migliorame­nto rispetto allo scorso anno (-119). Peggiorano i servizi alle imprese (da +21 a -14) e migliorano le attività di alloggio e ristorazio­ne (da -5 a +15).

Positiva la produzione industrial­e che chiude il terzo trimestre con un +4,3%. Così come l’export che frena la sua corsa a +0,9% (+2,5% nei primi 9 mesi 2016). Diminuisco­no gli inter-scambi con i Paesi extraeurop­ei (-4,9%) ma si rafforzano quelli nell’Ue (+7,4%). I maggiori contributi alla crescita dell’export dai macchinari (+6,6%), abbigliame­nto (+23,4%) e carpenteri­a metallica (+11,7%). Brusca frenata invece dei prodotti in gomma e plastica (-21,8%) e dell’occhialeri­a (-0,6%). Non sono ancora disponibil­i i dati sul turismo. Ma secondo Bankitalia la spesa dei viaggiator­i stranieri nel Bellunese nei primi 10 mesi del 2017 ha già raggiunto il valore registrato per l’intero 2016 (131 milioni di euro).

Economia nel 2017 Meno crisi aziendali, migliora l’occupazion­e Occhialeri­a, frena l’export

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Prolungame­nto Si torna a chiedere l’arrivo dell’autostrada fino al confine

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