Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Mio padre ucciso Non usate il telefono mentre guidate»
BORSO DEL GRAPPA Il padre Marco, imprenditore edile di Borso del Grappa e già direttore sportivo del Rugby Bassano, città in cui ha vissuto a lungo, è morto dodici giorni fa. Vittima di un incidente lungo la statale Valsugana, all’altezza di Ospedaletto, e di un’auto condotta da un infermiere di Enego che ha invaso la sua corsia. Filippo De Felici è distrutto dal dolore, non riesce a darsi pace per la perdita del genitore di 59 anni, eppure scrive - «voglio fare qualcosa. Reagire». E così lancia un appello su Facebook: «Voglio che TU che stai leggendo ci pensi 1.000 volte prima di guidare la macchina da bevuto o con il cellulare in mano». Un appello, postato anche nel gruppo «Sos 47 Valsugana» condiviso già 2 mila volte. Con decine di commenti e adesioni. «Voglio fare una campagna di sensibilizzazione, mi serve il vostro aiuto – ha scritto il ragazzo, uno dei tre figli della vittima -. Un ragazzo, ancora non si conoscono le cause, ha invaso la corsia opposta della superstrada. In quella corsia, ancora non ci credo, c’era mio padre che an- dava al lavoro – riporta Filippo - . Mio padre non c’è più. MORTO. Sono qui con i miei fratelli e mia madre a domandarmi quanto la vita sia ingiusta, vorrei strapparmi i capelli dal dolore che ogni giorno aumenta. È un macigno che ti cade addosso». Un macigno che lo ha travolto in pochi istanti, nell’attimo in cui la Bmw 320 di Antonio Matino, infermiere di 33 anni di Enego, forse per un malore o una distrazione, ha invaso la corsia opposta, centrando la Nissan Pulsar condotta dal trevigiano. «Mio padre non meritava tutto questo. Voglio che TU ci pensi 1.000 volte prima di prendere in mano il telefono per leggere un messaggio o fare una chiamata». E chiude aggiungendo l’hashtag #ioguidocolcervello.
La tragedia
Marco De Felici è stato travolto da un’auto che ha invaso la corsia opposta, 12 giorni fa