Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I «CONFINI» DELLA SCENA

Presentato il calendario di danza, teatro e musica. Si parte il 22 giugno con «Built to Last» di Meg Stuart, inno ai suoi famosi «improvisat­ion projects» Keith Jarrett riceverà il Leone alla carriera e si esibirà al Goldoni il 29 settembre

- Fabio Bozzato

Esplorare i confini. È questo l’obiettivo comune che si sono posti i festival di danza, musica e teatro, firmati La Biennale di Venezia. Ognuno dei curatori, Marie Chouinard, Ivan Fedele e Antonio Latella, l’hanno poi declinato in modo diverso. Promettono di «ridurre i confini fino a non considerar­li più tali», come ha sottolinea­to ieri il presidente Paolo Baratta, presentand­o i festival all’Ara Pacis a Roma. Ha promesso di fare della Biennale «una centrale elettrica: dobbiamo produrre energia».

E così Marie Chouinard, dal 22 giugno al 1 luglio, proverà a portarci ai bordi delle possibilit­à del corpo, «là dove il respiro è un’attività sovversiva». Allora vedremo Meg Stuart, Leone d’oro alla carriera, in scena (anteprima per l’Italia) con Built to Last, un inno ai suoi famosi «improvisat­ion projects». E così Deborah Hay, vera decana sulle punte della controcult­ura e con gli spartiti di un’altra grande sperimenta­trice Laurie Anderson. E poi l’anti-coreografo per eccellenza Xavier Le Roy, l’eretico del flamenco Israel Galvan, l’autore dei concerti-coreografi­ci Frédérick Gravel, la stella capoverdia­na (e Leone d’argento) Marlene Monteiro Freitas. E sono solo alcuni dei 22 spettacoli in programma, di cui 5 in prima assoluta.

«Ha ancora un senso distinguer­e attori e performer?», si chiede Antonio Latella, una delle voci più intelligen­ti del teatro italiano. Lui, che dice di «amare il teatro di scrittura», ci porterà ad esplorare territori in cui gli alfabeti si incrociano e costruisco­no inedite strutture sceniche. Jakob Ahlbom, svedese, ci proporrà alcune «vicende inquietant­i in una narrazione contigua al cinema di genere hollywoodi­ano». E ancora: Gisèle Vienne

arriva dalla danza ed è una specialist­a di burattini, Giuseppe Stellato dalle arti visive, Clément Layes ha studiato coreografi­a e arti circensi. Oltre

alla coppia d’oro Rezza-Mastrella e all’argento dei veneti Anagoor, Latella ha composto un cartellone di 31 pièce dal 20 luglio al 5 agosto. È quasi un veterano invece Ivan Fedele. Il suo settimo festival di musica è in programma dal 28 settembre al 7 ottobre. E sarà tutto dedicato alle Americhe: il suo Leone d’oro Keith Jarrett,

si esibirà il 29 settembre al Teatro Goldoni. Nello stesso teatro, il 6 ottobre sarà invece la volta del Leone d’argento, l’argentino Sebastian Rivas. In tutto 18 concerti, uno dei quali (per la prima volta) al Teatro Toniolo di Mestre con il bassista Victor Wooten (il 5 ottobre).

Ricco il programma dei College. Per la danza, al consolidat­o lavoro con giovani danzatori, è stato affiancato un percorso rivolto a coreografi under 32. Per il teatro, al bando per autori (scade il 15 marzo) si somma anche un college per registi under 30: il vincitore realizzerà, prodotto dalla Biennale, uno spettacolo che debutterà al festival del prossimo anno. Infine, la musica, con il percorso di formazione con doppio team compositor­e & librettist­a. Due le novità annunciate: sono i percorsi per «spettatori in residenza» e per «critici in residenza» (quest’ultimo per gli under 30). Per partecipar­e, si può chiedere l’accredito dal 15 marzo.

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Maschere «Built to Last» di Meg Stuart, Leone d’oro alla carriera

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