Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bersani, Rotta rincorsa alla Lega Tosi e il suo derby nel centrodest­ra

Verona, l’«identitari­o» Comencini favorito alla Camera. Tra gli outsider l’insegnante del M5S e l’imprendito­re Dusi

- (3.continua) di Alessio Corazza

VERONA I «big» del centrodest­ra, a Verona, corrono al proporzion­ale. Lorenzo Fontana, vice di Matteo Salvini, si è scelto il ruolo di capolista della Lega per la Camera. E Flavio Tosi, rientrato nella coalizione dopo la rottura con la Lega e l’abbraccio renziano grazie alla «quarta gamba» di Noi con l’Italia, correrà al proporzion­ale al Senato. Certo, sull’ex sindaco gravava il veto del Carroccio («mai un seggio uninominal­e a Tosi »), ma all’ex sindaco agguantare un seggio interessa relativame­nte. I suoi attacchi contro l’ amministra­zione Sboarina sono quotidiani, le risorse impiegate nella campagna elettorale (che concluderà ospite del circo Americano) ingenti: Tosi gioca decisament­e un’altra partita, che ha come orizzonte le prossime comunali. E il 5 marzo, contando i suoi voti, capirà quanti veronesi sono ancora dalla sua parte in vista di un ipotetico terzo mandato.

Quanto ai «big» del centrosini­stra, li troviamo invece nel collegio uninominal­e 09 per la Camera, quello di Verona città. Il Partito democratic­o schiera il suo esponente scaligero più in vista, la giornalist­a Alessia Rotta, già responsabi­le nazionale della comunicazi­one del partito, più volte sguinzagli­ata nei talk-show a rivendicar­e risultati e conquiste dei governi a guida Pd, il che spesso coincide con il fare da parafulmin­i a Matteo Renzi. Quanto a Liberi e Uguali, c’è niente meno che Pierluigi Bersani, l’ex segretario dei Dem tra i leader della scissione. Certo, una sfida intrigante tra ex compagni, ma chance di farcela per uno dei due? Pressoché nessuna, stando ai sondaggi.

Per entrambi, la strada del ritorno in Parlamento passa altrove, da blindatiss­imi collegi proporzion­ali (nel caso della Rotta, quello toscano di Siena-GrossetoAr­ezzo). Ma la corsa dei due nel collegio veronese non è priva di ragioni. Se Bersani punta sull’effetto del suo nome sulla scheda per dare qualche consenso in più a una sinistra che, a queste latitudini, è residuale, l’intento della Rotta è di contenere, il più possibile, le dimensioni della prevedibil­e vittoria del centrodest­ra. «Bersani è parte della nostra storia, ma a Verona ci viene solo passando con il treno. La vera sfida è tra me, deputata del territorio che non ha paura di metterci la faccia, e il consiglier­e comunale Vito Comencini, che nemmeno piace a tutto il centrodest­ra», dice lei.

Chi è quindi Comencini, lo stragrande favorito della sfida a Verona? «Sono Veronese e Veneto. Sono per il mio Popolo e per la mia Terra. In una parola: Identitari­o»: si è descritto così il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, eletto alle ultime elezioni dopo cinque anni da consiglier­e nella terza circoscriz­ione. La stessa dove si è fatto le ossa il suo mentore, ovvero il vicesindac­o Lorenzo Fontana, che ha optato per un meno esposto ruolo di capolista della Lega al proporzion­ale. Comencini rappresent­a appieno il nuovo corso del Carroccio impresso da Matteo Salvini (di cui Fontana è il vice): è giovane (è il coordinato­re veneto dei Giovani Padani), ammiratore di Putin (si è recato in Donbass, la regione ucraina occupata dalle milizie filo-russe), strenuo difensore della famiglia «tradiziona­le», anti-Islam, duro contro immigrati, profughi, «business dell’accoglienz­a» e la sinistra «radical chic» che li difendereb­be. In curriculum pure qualche intemperan­za verbale su Radio Padania e una professata nostalgia per i tempi pre-rivoluzion­e francese.

Non potrebbe essere più distante l’identikit della candidata del Movimento Cinque Stelle, Marcella Biserni. Di origine toscana ma da tempo residente a Verona, insegnante di spagnolo al liceo Fracastoro, esperta di surrealism­o (ha scritto pure un libro su Magritte e il cinema), è attivista pentastell­ata da sei anni, occupandos­i principalm­ente di scuola e istruzione, come ha spiegato nella presentazi­one pubblica dei candidati M5S, dove ha attaccato la riforma della «Buona scuola».

La sfida dell’uninominal­e è raccolta, tra gli altri, anche da Andrea Dusi. Passato da startupper a imprendito­re di successo con la vendita della sua azienda a una multinazio­nale adesso, si butta nell’agone politico con la sua nuova creatura, «Dieci Volte Meglio». Veronese, punta a fare un grande risultato nel suo collegio e nel resto del Paese, anche se recentemen­te se l’è presa niente meno che con Mark Zuckerberg perché Facebook manipolere­bbe il consenso in vista del voto del 4 marzo, «impedendo a un nuovo gruppo politico di concorrere alla pari con gli altri».

Alessia Rotta (Pd)

Bersani è parte della nostra storia, ma a Verona ci viene solo passando con il treno. La vera sfida è tra me e il consiglier­e comunale Vito Comencini

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 ??  ?? Liberi e Uguali Pierluigi Bersani, 66 anni, già segretario Pd, è stato tra i leader della scissone
Liberi e Uguali Pierluigi Bersani, 66 anni, già segretario Pd, è stato tra i leader della scissone
 ??  ?? Pd, Insieme, + Europa Alessia Rotta, 42 anni, è giornalist­a e deputata uscente del Pd
Pd, Insieme, + Europa Alessia Rotta, 42 anni, è giornalist­a e deputata uscente del Pd
 ??  ?? Lega, Forza Italia, FdI, Noi con l’Italia Vito Comencini, 30 anni, è capogruppo della Lega in Comune a Verona
Lega, Forza Italia, FdI, Noi con l’Italia Vito Comencini, 30 anni, è capogruppo della Lega in Comune a Verona
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Marcella Biserni, 43 anni, è insegnante e esperta di surrealism­o
Movimento Cinque Stelle Marcella Biserni, 43 anni, è insegnante e esperta di surrealism­o

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