Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Studente morto in casa, i compagni sotto choc: «Impossibile far lezione»
SALGAREDA Si svolgerà probabilmente domani l’autopsia sul corpo di Pierpaolo Perissinotto, il 14enne ritrovato senza vita nella sua camera da letto nella tarda serata di sabato. Ieri il magistrato di turno, Anna Andreatta, ha affidato l’incarico al medico legale Alberto Furnaletto.
Solo dall’esame autoptico potrà arrivare la soluzione al giallo sulla morte di Pierpaolo. Sul corpo non c’erano segni di violenza, a parte una piccola ferita alla tempia che sarebbe compatibile con una caduta. Per questo gli inquirenti ritengono che il 14enne potrebbe essere stato colto da un malore o sia vittima di un incidente.
Sabato sera, intorno alle 20, nell’appartamento di via Roma c’erano solo lui e il fratello di 8 anni. La madre era uscita per andare al supermercato. Ed è stato proprio il bambino a correre dai vicini urlando: «Ha detto che aveva mal di testa ed è crollato». La corsa dei sanitari del Suem 118, purtroppo, è stata vana: per Pierpaolo non c’era più niente da fare. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri e i militari del reparto scientifico per i rilievi. Pierpaolo era orfano del papà, scomparso alcuni anni fa, e viveva con la mamma e il fratellastro. La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio in paese.
Pierpaolo studiava al liceo artistico di Treviso dove ieri è stato il giorno del lutto e delle lacrime. Il preside Felice Costanzo e i docenti della sua classe hanno trascorso la mattinata con i compagni, comprensibilmente sconvolti. «Non si poteva fare lezione in questo momento, i ragazzi erano profondamente turbati da un enorme dolore – ha raccontato il dirigente -. Abbiamo cercato, insieme, di elaborare il lutto perché questo addio così improvviso ha lasciato un segno profondo». La notizia aveva raggiunto gli studenti e le loro famiglie già nella giornata di domenica e ieri, nel cortile di via Santa Caterina e all’interno dell’istituto, il corpo docente e i ragazzi hanno portato racconti e ricordi di quella giovane vita spezzata così presto. «Tutta la comunità del nostro liceo si stringe attorno a chi non c’è più e a chi è rimasto – ha aggiunto Costanzo -. Quello che è successo cambierà la vita di questi ragazzi e della classe. Sono ragazzi giovani, dobbiamo avere un’attenzione particolare e sostenerli in questo difficile percorso».