Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«La scortecata» Dal ‘600 una fiaba sulla bellezza
Èuna favola La scortecata tratta dalla raccolta Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille di Giambattista Basile. L’autore campano la scrisse tra il 1634 e il 1636, ma i suoi racconti non risentono affatto del passare dei secoli. In particolare La scortecata racchiude in sé una morale più che mai viva in una società della bellezza a qualsiasi prezzo come la nostra. A portarla in scena con due soli attori, Carmine Maringola e Salvatore D’Onofrio, è Emma Dante, regista innamorata dei dialetti e delle storie archetipiche. L’allestimento è in programmazione stasera (ore 21) al teatro MPX di Padova; mercoledì 28 febbraio (ore 19.30) e giovedì 1 marzo (ore 21) al Toniolo di Mestre; venerdì 2 (ore 20.45) al teatro Camploy di Verona; sabato 3 (ore 21.15) al teatro Filarmonico di Piove di Sacco. La fiaba narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la donna gli mostra dal buco della serratura, la invita nel suo letto. Ma dopo l’amplesso, accortosi dell’inganno, la butta giù dalla finestra. La vecchia, sopravvissuta, viene trasformata in una bellissima giovane da una fata e il re se la prende per moglie. Ma quando alla fine non arriva il fatidico «e vissero felici e contenti...» la più giovane, novantenne, chiede alla sorella di scorticarla per far uscire dalla pelle vecchia la pelle nuova.