Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Noi combattiamo», pazienti in passerella contro il tumore
Guerriere bellissime, pronte a sfidare con speranza e grinta il tumore. É questo il senso dell’iniziativa che si terrà domenica al Teatro Geox, a Padova: pazienti in passerella. Il ricavato andrà per il progetto di una struttura ad hoc per gli adolescenti ricoverati.
PADOVA L’impatto del tumore è sempre devastante. Nel caso di un adolescente però le cose si complicano. Tutto ciò che i coetanei fanno è precluso: niente scuola, niente sport, niente aperitivi. Niente appuntamenti, prima cotta, primo bacio. Niente è normale. Il corpo risente delle cure, è stanco, affaticato, segnato dalla malattia.
«Il bambino non vive il passato o il futuro, vive solo il tempo presente. Se oggi si sente bene non gli interessa cosa succederà domani. Ma con gli adolescenti le cose sono diverse - afferma il professor Giuseppe Basso, direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica a Padova - loro sanno bene cosa devono affrontare, sanno che dovranno accettare il dolore. Persino sposarsi e avere figli per loro è una possibilità remota ed eccezionale. Per quello che vedo ogni giorno, nonostante la terribile malattia, combattono per ogni istante di vita anche se sanno che potrebbe essere breve. Pensano che vada la pena di vivere e di combattere con tutte le forze».
Nel reparto di Oncoematologia pediatrica di Padova sono ricoverati più di mille pazienti e il 30% ha un’età tra i 14 e i 18 anni. Un adolescente ha dei bisogni diversi rispetto a un bambino: «Spesso capita di ricevere delle donazioni e sono quasi sempre giocattoli. Tuttavia, noi dobbiamo pensare anche ai più grandi» spiega Chiara Girello Azzena, presidente di Team for Children, un’associazione che si prende cura dei piccoli pazienti malati di tumore.
Da questa necessità è venuta l’idea di costruire una struttura ad hoc per gli adolescenti ricoverati: una «teen zone», come viene chiamata, di 170 metri quadri dove i ragazzi e le ragazze dai 13 ai 22 anni potranno passare il tempo tra una cura e l’altra, guardando la tv, leggendo, giocando ai videogiochi o facendo palestra. Per raccogliere fondi, Team for Children ha organizzato una sfilata di moda che si terrà il 4 marzo alle 18 al Teatro Geox: il biglietto consiste in un’offerta minima di dieci euro. A sfilare saranno proprio le ragazze malate di tumore.
Indosseranno gli abiti cuciti su misura per loro da Rosy Garbo, stilista padovana molto apprezzata anche all’estero, e saranno accompagnate dal Moviechorus diretto da Erika De Lorenzi, specializzato nel riproporre colonne sonore.
«Con questo evento vogliamo provare a dare alle ragazze ciò che la vita ha loro tolto. Con i maschi abbiamo organizzato delle partite di calcio, mentre le nostre eroine saranno belle come meritano» sottolinea Gianni Bisogno, il medico che ha in cura (e nel cuore) molti degli adolescenti in questione.
La conduzione della serata sarà affidata al noto volto di Striscia la Notizia, Moreno Morello, e all’attrice Linda Collini. «La sfilata si comporrà di due momenti e tra le ragazze ci saranno anche delle dottoresse, pronte a intervenire in caso di necessità - racconta Rosy Garbo - Questo perché alcune di loro ci tenevano ad esserci ma non stanno bene. Per me è stato incredibile vedere con quanta forza ed entusiasmo queste piccole grandi donne hanno deciso di partecipare».
Durante l’evento, Jgor Barbazza, attore e socio fondatore di Team for Children, leggerà un monologo su cosa significhi essere adolescente. A fare da volto all’iniziativa è Marta Viola, una giovane ragazza guarita dal cancro e autrice di «Sangue bianco» (edizione Seipersei), un libro fotografico che racconta la sfida di Marta con la leucemia. Una sfida che ha lasciato delle cicatrici indelebili ma che non l’ha vista arrendersi.
Per una magica sera le ragazze potranno sentirsi bellissime guerriere, pronte a sfidare con grande grinta e determinazione un futuro che appare incerto e complicato. Pronte a dimostrare che le difficoltà possono ostacolare il cammino ma non distruggerlo.
La stilista Rosy Garbo È incredibile vedere con quanta forza ed entusiasmo queste piccole grandi donne hanno deciso di partecipare