Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Muore colpito alla testa da una benna
Un altro infortunio mortale sul lavoro, vittima un montatore meccanico di Maserada
MASERADA SUL PIAVE Un altro lutto sul lavoro per la Marca trevigiana: ieri mattina, poco dopo le 10 e 30, è morto il montatore meccanico specializzato Michele Bianco, 54 anni, di Maserada, che si trovava in trasferta di lavoro all’azienda Bipam di Bicinicco (Udine). L’uomo, dipendente della Mion&Mosole (impianti di aspirazione) è stato centrato alla testa, mentre camminava sul piazzale dell’azienda, dalla benna di una pala che trasportava legname.
MASERADA SUL PIAVE Colpito a morte dalla benna di una pala trasportatrice mentre cammina sul piazzale di un’azienda. Questa la tragica fine di Michele Bianco, 54 anni di Maserada, morto poco dopo le 10.30 di ieri alla Bipam, un’azienda che produce pannelli in legno a Bicinicco, in provincia di Udine.
Bianco, montatore meccanico specializzato della Mion&Mosole di Candelù, impresa che si occupa di impianti di aspirazione, stava lavorando in trasferta nell’azienda udinese. La dinamica dell’infortunio mortale è al vaglio dei carabinieri di Palmanova e degli ispettori dello Spisal friulano ma, secondo i primi accertamenti, il 54enne stava camminando sul piazzale dell’azienda, quando sarebbe stato colpito dalla benna della pala che trasportava legname. Centrato alla testa, Bianco non ha avuto scampo. Inutile il pur tempestivo intervento di soccorso. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i sanitari del Sores di Palmanova con ambulanza ed elicottero. Ma per il meccanico trevigiano non c’è stato nulla da fare.
Il magistrato di turno, che si è recato sul posto, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e posto sotto sequestro la pala trasportatrice. Alla guida del mezzo c’era un dipendente della Bipam, un 29enne della Bassa Friulana, e il suo nome potrebbe essere iscritto sul registro degli indagati. La procura ha già disposto l’autopsia sul corpo del 54enne.
«La dinamica è al vaglio. Intendiamo disporre l’autopsia in forma garantita - spiega il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo - dobbiamo dunque valutare chi iscrivere nel registro degli indagati e stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità o se, al contrario, si potesse pretendere una maggiore diligenza».
Michele Bianco viveva a Maserada, era sposato con Cristina Pozzobon e aveva un figlio di 23 anni. La notizia della sua morte è arrivata presto in paese, suscitando grande impressione. «Ancora una volta ci troviamo a commentare una morte evitabile. La situazione è ormai inaccettabile e urge cambiare immediatamente rotta e tornare a investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – commenta il segretario della Fiom Cgil di Treviso, Enrico Botter –. Solo nella Marca si contano già sulle dita di una mano i morti sul lavoro da inizio anno. Bianco era dipendente della Mion&Mosole, la Fiom provinciale e le Rsu di fabbrica hanno immediatamente proclamato lo sciopero in azienda. Domani (oggi,ndr) è stata convocata un’assemblea con i lavoratori. Non si escludono altre iniziative nei prossimi giorni a livello provinciale».